“Ancora una volta piazzetta beato padre Pino Puglisi presa di mira dai vandali, gli stessi che continuano a “testimoniare” il mancato rispetto di un luogo sacro e il fatto che quest’anno ricade il trentennale del martirio del prete ucciso dalla mafia”. E’ quanto denuncia Maurizio Artale, presidente del centro Padre Nostro fondato da Don Pino Puglisi.
“Forse loro non lo sanno, non conoscono il “peso” del gesto che compiono: testimonianza di incuria, espressione di un vero e proprio atto vandalico nei confronti di un luogo presidio permanente di pace e di legalità. Non so cosa augurarmi, giungendo persino a pensare che questa violenza gratuita nei confronti di quegli arredi urbani forse evita ai “testimoni inconsapevoli” di indirizzarla e scaricarla sulle persone – aggiunge Artale – Se così fosse, ancora una volta il Beato Giuseppe Puglisi continua a intercedere per i palermitani onesti, anche a loro insaputa, un po’ come fece trent’anni fa donando la sua vita per gli stessi killer che lo uccisero la sera del 15 settembre del 1993, proprio in quella piazzetta oggi a lui intitolata, di cui molti, ancora oggi, dopo 10.950 giorni non ne colgono l’importanza e il valore”.
Inaugurato al centro di accoglienza Padre Nostro fondato dal beato don Giuseppe Puglisi il poliambulatorio di prossimità di Brancaccio a Palermo. Il progetto è stato realizzato grazie al finanziamento della «Gvm Care &Research», di cui fa parte il Maria Eleonora Hospital di Palermo.
«Già 29 anni fa, – dice Maurizio Artale presidente dell’associazione – con l’arrivo a Brancaccio, Don Pino Puglisi,
rendendosi conto delle reali condizioni in cui versava la gente del quartiere, era stato precursore della necessità di attivare
un centro di servizi che andasse incontro alla gente che viveva ai margini della società. Da qui nacque il suo progetto: un polo
parrocchiale con attorno tutti i servizi di prima necessità, tra cui quello della sanità di prossimità». All’inaugurazione presenti amministratori comunali e i vertici delle forze dell’ordine.
Parroco presso la Chiesa di San Gaetano nel quartiere palermitano di Brancaccio, Don Pino Puglisi, oggi Beato, venne assassinato la sera del 15 settembre 1993, giorno del suo 56esimo compleanno, dal killer di Cosa nostra Salvatore Grigoli che nel 1997, dopo il suo arresto, confessò 46 omicidi, tra cui quello di Don Puglisi. La causa di beatificazione venne introdotta nel 1999 dall’allora arcivescovo di Palermo il Cardinale Salvatore De Giorgi. Il 28 giugno 2012 Papa Benedetto XVI promulgò il decreto di beatificazione “Super martyrio in odium fidei”. Il 25 maggio del 2013 don Pino Puglisi è stato proclamato Beato. Le spoglie del Beato Puglisi riposano in un monumento funebre che ricorda una spiga di grano ai piedi dell’altare della cappella dell’Immacolata Concezione nella Chiesa Cattedrale di Palermo.