L’Oriente incontra l’Occidente. Le tecniche tradizionali dell’artigianalità marocchina si fondono con un design moderno e innovativo. Dalla medina medioevale di Fès, la più antica delle quattro città imperiali del Marocco, alla boutique online della storica famiglia Giglio a Palermo. Il brand Safira sbarca nel capoluogo Siciliano con una collezione di caftani che guarda a un modello d’eleganza borghese dove la libertà si coniuga alla ricercatezza e il pragmatismo alla raffinatezza.
“Siamo sempre attenti alle trasformazioni della moda, ai brand in grado di innovarla – afferma Chiara Battaglia del gruppo Giglio -. L’utilizzo di elementi della tradizione, rivisti con l’innovazione e il gusto moderno, rappresenta un trend d’eccellenza e siamo felici di poter ospitare queste splendide collezioni nelle nostre boutique”.
La collezione si fonda, nella fase finale della confezione dei capi, su un’accurata lavorazione a mano realizzata dalle donne marocchine della città di Fès. Donne che, dopo aver appreso fin da bambine l’arte del ricamo, rappresentano la memoria storica senza tempo dell’artigianalità locale.
I richiami tra passato e presente sono abilmente bilanciati dalla giovane stilista marocchina, naturalizzata in Italia, Halima Hadir, Ceo & Founder di Safira. Il caftano, “robe of honour” del Medioevo, diventa capo icona di stile declinato in diverse varianti. Tinte pastello, tagli innovativi, forme leggere e linee fluide accompagnano con naturalezza il corpo, impreziosendolo con ricami pregiati e dettagli ricercati. Il caftano della collezione Safira diventa un capo versatile: da mise glamour si trasforma in casual chic sino a diventare, nella versione più sontuosa, mise da grand soirée.
“Safira è un nome dai molteplici significati – spiega Halima Hadir –. Dalla lingua araba si traduce in ‘ambasciatrice’, nell’antico ebraico “sephirat” indica la luce senza limite, mentre in greco “sappheiros” è lo zaffiro: pietra preziosa nota per le sue particolari sfumature azzurre che simboleggiano saggezza e regalità proteggendo chi la indossa. Il nome definisce l’essenza del brand Safira, ovvero il connubio di due culture Occidente e Medio Oriente”.
Una sfida che ha anche importanti obiettivi etici e che ha trovato l’appoggio della rappresentanza governativa del Marocco. “Il brand guarda alla crescita delle donne che abitano i paesi meno sviluppati dell’Africa – sottolinea Hadir -. Per questo abbiamo voluto che la parte finale della lavorazione degli abiti venisse fatta a Fès: non solo per approfondire la tecnica di lavorazione del caftano ma, anche, per aiutare queste donne a costruirsi un futuro migliore”.