L’assessore leghista ai Beni Culturali della Sicilia, Alberto Samonà, critico sul Recovery plan del Governo Conte. “Destina a Cultura e Turismo soltanto le briciole”. All’assessore siciliano non è piaciuta la scelta compiuta dall’Esecutivo, chiamato a ricostruire un paese disastrato dall’emergenza sanitaria.
“Al governo Conte non importa nulla di cultura e turismo: nel Recovery plan, infatti, sono previsti soltanto 1,3 miliardi di euro per interventi in questi due settori a fronte dei 196 miliardi complessivi. Questo, nonostante siano due dei principali settori trainanti dell’Italia, in grado di muovere molti di punti di pil e dare occupazione a milioni di persone”. Queste le parole di dell’assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana Alberto Samonà (Lega), che è anche componente del Dipartimento nazionale cultura del Partito di Matteo Salvini.
“Questo – afferma Samonà – è il peggior regalo di Natale che l’esecutivo Pd + 5 Stelle potesse fare agli Italiani, che come ha giustamente fatto osservare il senatore ed ex ministro della Lega Gian Marco Centinaio, si è limitato ad erogare una mancetta che non fa che accrescere la crisi di un segmento di Paese a cui è stata negata visione, strategie ed adeguato sostegno. Il tutto, ulteriormente aggravato in quelle regioni, come la Sicilia, nelle quali il binomio cultura-turismo è ancora più strategico per uno sviluppo sostenibile dell’Isola e per l’occupazione”.
“Considerare asset economici primari come se fossero fastidiosi incidenti di percorso, destinando a questi le briciole – conclude l’assessore leghista – è il frutto di una politica miope che continua a trattare con indifferenza settori già messi duramente alla prova dalle chiusure forzate dovute all’emergenza covid”.