Il Sindaco ha disposto la costituzione di un gruppo di lavoro, di cui fanno parte gli assessori competenti (Sergio Marino e Antonio Gentile) nonché i dirigenti dei settori interessati (Maneri, Basile, Mandalà) oltre all’Avvocatura comunale e la dirigenza dell’azienda, per l’avvio di una azione legale nei confronti della Regione siciliana.
L’azione legale sarà attivata su due fronti: il primo è quello del mancato saldo delle somme dovute e già riconosciute e quello relativo ai tagli al contributo regionale apportati in corso di esercizio, cioè quelle riduzioni del contributo decise unilaterlamente della Regione al termine degli anni finanziari quando però i servizi erano già stati svolti. Si tratta complessivamente di circa 60 milioni di euro di crediti ed una riduzione del 25% del contributo; il secondo è quello del mancato riconoscimento del tram come mezzo di trasporto pubblico. La Sicilia è infatti l’unica regione che non corrisponde un contributo per l’esercizio dei tram nelle città che ne sono dotate.
Con questa mossa di fatto Orlando e la sua amministrazione scaricano sulla Regione il fallimento del tram di Palermoc he stab trascinando nel baratro l’Amat, azienda di trasporto sana fino all’arrivo della gestione delle linee ferrate urbane.
“Siamo perfettamente coscienti delle criticità vissute dall’azienda – afferma Orlando – di fronte ad una politica di tagli portata avanti dalla Regione in modo indiscriminato e privo di qualsiasi logica che non fosse quella del fare cassa sulla pelle dei cittadini e delle amministrazioni comunali. Il trasporto pubblico rappresenta un servizio essenziale sul quale l’investimento pubblico non può mancare. Confidiamo nel fatto che da parte di tutti vi sia un ritorno al buon senso, auspicando che su questo si possa al più presto avviare un confronto istituzionale”.
Uno scaricabarile, dunque, a fronte delle denunce sulla situazione determinatasi che ha portato le opposizione a sottolineare come la situazione sia ormai ad un passo dal baratro.
“Il Sindaco di Palermo ha gettato la maschera, costringendo a una crisi senza via d’uscita l’AMAT e certificando il fallimento del tram cittadino. Di questo scellerato e diabolico piano di Leoluca Orlando sono all’oscuro il Consiglio Comunale e la Giunta Municipale” secondo il Movimento 5 Stelle di Palermo che ha denunciato la situazione nel corso della conferenza stanmpa con il capogruppo Ugo Forello e da Concetta Amella, componente della commissione sulle partecipate.
Non è stato certo più tenero Fabrizio Ferrandelli che ha sottolineato come una nota dell’amat si dica pronta a riconsegnare il tranm al comune proprio dal primo agosto (LEGGI QUI)
La domanda essenziale è e resta, però, un’altra. Se non si riesce a gestire quattro linee di gtram su due direttrici ferrate se non con perdite stratosferiche come si può proseguire sulla strada della realizzazione di altre sei linee progettate dall’amministrazione praticamente in tutta la città èpassando dal centro fino a Mondello?
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