Per i Comuni della Città Metropolitana di Palermo sono 196 i milioni di euro a disposizione dal Pnrr. Un “finanziamento – dice il sindaco metropolitano Leoluca Orlando – che coinvolge l’intera area metropolitana di Palermo, un intervento di grande rigenerazione urbana dalla costa Sud di Palermo interamente riqualificata, il lungomare, la Bandita, il parco Libero Grassi ma anche la pedonalizzazione di Carini, la rigenerazione urbana a Bagheria e il progetto per Piana degli Albanesi”.
Il Piano integrato urbano
È stato illustrato oggi nel corso di una conferenza stampa il Piano Integrato urbano. Il PIU “Palermo: Metropoli aperta, città per tutti” rimette al centro il tema del «diritto alla città» inteso come: rapporto centro-periferia, gentrificazione dei quartieri storici, disuguaglianze spaziali e sociali, conflitti, mobilità difficile, aumento del controllo sociale, consumo di suolo, squilibri ambientali. L’obiettivo generale del PIU è promuovere una configurazione urbana aperta, a rete, partecipata, coerente ed efficace che individui nell’inclusione, nella libertà di movimento, nel superamento dei confini culturali, sociali, materiali, anche interni, i tratti del nuovo «diritto alla città». Il Piano proporre inoltre una visione multidisciplinare sulle culture della metropoli, sui nuovi territori urbanizzati, sul rapporto tra spazio, società e progetto, che individua nell’inclusione, nella libertà di movimento, nel superamento dei confini, anche interni, i tratti di una configurazione urbana aperta, un’idea di città che sia inclusiva, per tutti e ciascuno”.
59 progetti
Il Piano prevede 59 interventi per un importo di 198 milioni di euro provenienti dal PNRR e i lavori dovranno essere conclusi entro marzo 2026. Lo stesso si riferisce a 23 Comuni per un totale di un milione di abitanti e sarà a consumo di suolo “sotto zero” vale a dire che le parti che verranno demolite o rese permeabili saranno più estese di quelle costruite. Inoltre in una fase successiva saranno coinvolti altri 28 comuni i cui progetti ammissibili, ma non finanziati col PIU, si proveranno a recuperare con altre risorse destinate alla Città Metropolitana di Palermo.
I progetti per Palermo
Il lavoro della Città metropolitana
I progetti sono stati selezionati sulla scorta dell’indice di disagio materiale e sociale del comune proponente, verificati la strategicità e la sostenibilità economica e ambientale dell’intervento, oltre l’impegno a collaudare le opere entro marzo 2026. Una volta ricevuti i progetti la Città Metropolitana li ha selezionati i piani integrati strategici al fine di favorire una migliore inclusione sociale riducendo l’emarginazione e le situazioni di degrado, promuovendo la rigenerazione urbana attraverso il recupero, la ristrutturazione e la rifunzionalizzazione ecosostenibile delle strutture edilizie e delle aree pubbliche, nonché sostenere progetti legati alle smart cities, con particolare riferimento ai trasporti e al consumo energetico.
L’ufficio staff PNRR
Rifunzionalizzazione del patrimonio edilizio esistente e consumo del suolo zero sono i temi al centro di questi progetti. Per trasmettere i progetti alla Città Metropolitana i Comuni hanno avuto tempo sino al 21 gennaio 2022. La città metropolitana ha poi supportato i Comuni nella presentazione delle proposte tramite il nuovo ufficio staff PNRR, formato con le professionalità provenienti dal Concorso Sud.
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