Palermo

Dai grandi ipermercati agli ex Pip, la spaventosa crisi del lavoro in Sicilia, 3000 posti a rischio

Ieri i grandi ipermercati e le catene della Grande distribuzione, oggi gli ex Pip. Il presidente della Regione incontra proprio oggi i sindacati per affrontare il grande nodo del precariato siciliano dopo che la Corte Costituzionale ha bocciato la legge regionale per la stabilizzazione degli ex pip.

Sono oltre 2600 i lavoratori diq uesta categoria che non vedono che nubi all’orizzonte e i sindacati oggi chiederanno al governatore di mettere in pratrica l’annunciato piano B e di conoscerne la sostanza. Sullo sfondo ci sono i timori dei lavoratori la cui opera èp finanziatia fino al 2021 e pooi chissà.

Intanto ieri era toccato alla Commissione Attività produttive e lavoro affrontare il tema della GDO. Dalla Rinascente ad Auchan chiusure annuncite o già attuali

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“Bene la convocazione davanti alle commissioni Lavoro e Attività produttive dell’Ars, ma lo consideriamo soltanto un inizio” commenta Mimma Calabrò, segretario generale per la Sicilia della Fisascat Cisl che dopo l’incontro che si è svolto all’Assemblea regionale siciliana osserva come troppe vertenze siano state messe insieme “Si è parlato delle vertenze Coop, Auchan e Rinascente – spiega Calabrò – È importante che la politica si interessi ad argomenti così delicati, ma bisogna fare molto di più altrimenti si corre il rischio che i buoni propositi si traducano in parole al vento”.

Sono vertenze fra loro molto diverse, con storie e vicende diverse “Quella di ieri deve essere considerata una riunione propedeutica per entrare nel vivo delle singole vertenze che hanno ciascuna una propria connotazione che la distingue dalle altre. Ed è per questo che andrebbero affrontate singolarmente, tutte con lo stesso impegno e attenzione da parte di tutti”.

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Non si possono mettere insieme situazion come quella di Coop che di fatto non va via ma cambia il sistema della propria distribuzione passando al franchising con quelle di Auchanm che chiude o di Rinascente che lascia a causa di un mancato accordo sull’affito dei locali.

“In maniera generale – concludeCaòlabrò – va invece affrontato il tema dei grandi marchi che decidono di abbandonare la Sicilia per chiedersi cosa fa la Sicilia per trattenerli e garantire il lavoro dei siciliani. Qui si parla di 500 persone che meritano rispetto. Auchan, Coop e Rinascente sono questioni che vanno risolte per il bene dei lavoratori e dell’intera regione”.

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