La gaffe di Totò Cuffaro diventa virale non solo nei social e a Palermo l’ironia si trasforma in manifesti che tappezzano la città. A rivendicare l’iniziativa il “Collettivo offline” che ha voluto sottolineare in questo modo il simpatico siparietto. I manifesti sono stati affissi in centro a Palermo, nelle vie Ruggero Settimo, Maqueda e Volturno, e a Piazzale Ungheria. Iniziativa ironica ma non troppo perché il Collettivo è tornato a puntare il dito contro la politica, quella che ritiene collusa e silente.
L’antefatto
Tutto nasce da una intervista fatta da Cuffaro, tramutata poi in manifesti. Ai microfoni di una emittente televisiva locale l’ex governatore siciliano ha voluto fare una citazione. Si è spinto su Martin Luther King citando la celebre “I have a dream”. Solo che l’ex presidente della Regione ha trasformato questa frase in “I have a drink”. Inevitabili i sorrisi per questo siparietto. L’episodio si è verificato sa Ravanusa, nell’Agrigentino, dove Cuffaro ha presenziato ad un incontro a sostegno per sostenere un candidato sindaco.
Mirino anche su Nico Pandetta e altri politici
“Siamo tornati con due manifesti – ha spiegato il Collettivo offline -. Con il primo abbiamo reso omaggio, rifacendone la copertina, al celebre disco di Nico Pandetta, i cui fans sono per lo più elettori dei rispettabili signori sui manifesti. Il secondo manifesto è invece la citazione offerta dal nostro governatore nei giorni scorsi, in merito all’ultima uscita dei nostri manifesti. In proposito, ci teniamo a ringraziare il Presidente della Regione che, involontariamente, ci ha fornito la battuta satirica più bella di sempre riguardo la mafia, alla quale non c’è nulla da aggiungere: fa già ridere così!”.
La stoccata alla politica
Intanto per l’occasione lo stesso “Collettivo offline” ha preso la palla al balzo per ricordare l’imminente 31° anniversario della morte di Giovanni Falcone. “Ricordiamo a partiti, associazioni e movimenti che fingono di fare antimafia, stando bene attenti a non pestare i piedi a nessun politico, che a differenza loro, il Collettivo Offline continuerà a non tacere sul connubio tra mafia e politica esistente in questa città. Perché come diceva M.L.King, I am a Drink!”.
La risposta di Cuffaro
Sulla vicenda è intervenuto lo stesso Cuffaro su Facebook. “Altre 70 volte 7 ho sempre citato la frase giusta ‘I have a dream’, che per la verità ho coniugato al plurale ‘We have a dream’. Pensando a tutti e non a me stesso. Nella confusione di questa intervista, venivo dall’aver assaggiato i miei vini. E pensando alla qualità del ‘drink’ del mio vino, per un attimo ho avuto un lapsus citando la qualità del ‘drink’, piuttosto che la qualità del ‘dream’. Ma solo un simpaticissimo e gustoso lapsus tra ‘dream’ e ‘drink’, ma beviamo e divertiamoci insieme”.
Commenta con Facebook