“Ho vissuto un tempo nel quale ho creduto di essere un re e poi lo stesso tempo si è riempito di amarezza e di dolore. Ho avuto paura, ma non ho perso la speranza e nell’essere tornato mendicante ho trovato la forza e il coraggio e ho ricominciato. Ogni tempo non è per sempre e sempre non si può vivere lo stesso tempo. La vita va vissuta, sempre, e la ricompensa che essa ti dona è vivere – dice Totò Cuffaro -. Oggi, il tempo mi ha confermato le ragioni della speranza, mi ha consigliato le ragioni dell’appartenenza, mi ha consegnato le ragioni della scelta, mi ha donato le ragioni della passione del lavoro e mi ha dato le ragioni di essere. Oggi, accarezzo con tenerezza queste diverse volontà del tempo e voglio riconoscergli e tributargli la mia riconoscenza nella convinzione che le cose del tempo sono proprio il significato del tempo. E per me adesso è il tempo di vivere pienamente e amare questo tempo”.
La linea di Totò Cuffaro sulla politica
Traccia la linea Totò Cuffaro, intervenuto ai microfoni dei giornalisti durante il congresso regionale della Nuova DC. Riunione nella quale l’ex presidente della Regione ha annunciato i nuovi vertici regionali del partito. Ad essere nominato nuovo segretario regionale è Stefano Cirillo, mentre nel ruolo di presidente subentra l’ex deputato regionale Carmelo Pullara. A guidare il gruppo organizzativo sarà il capogruppo all’Ars Carmelo Pace.
Il futuro della Nuova DC
Il gruppo della Democrazia Crisiana guarda al futuro, non solo a livello regionale ma anche sul fronte europeo, come sottolineato dallo stesso Totò Cuffaro il quale, a proposito dell’asse formatosi con Forza Italia, dichiara quanto segue. “Noi siamo i popolari. Sturzo fece il partito popolare che poi diventò Democrazia Cristiana. I partiti che si ispirano ad una scelta dentro gli ideali del partito popolare, sono i nostri naturali alleati. Noi coltiviamo un sogno, ovvero che un giorno non dovremmo più chiamarli alleati ma saremmo parte di un unico partito popolare europeo”.
Su Lagalla: “Deve essere fra i moderati”
Un ragionamento di centro nel quale l’ex presidente della Regione invita anche il primo cittadino del capoluogo siciliano, Roberto Lagalla. “Crediamo che dentro questa scelta il sindaco di Palermo ci debba essere. Anche lui viene da un mondo popolare“, sottolinea Cuffaro, che poi si focalizza sulle fibrillazioni al Comune di Palermo. “Riteniamo che ci siano stati alcuni movimenti che la mobilità della politica porta avanti dentro la Giunta che devono essere rimodulati”, sottolinea l’esponente della Nuova DC.
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