Come vi abbiamo raccontato in questi giorni, l’ex governatore siciliano Totò Cuffaro è tornato in Burundi per aiutare la popolazione locale. Cuffaro qualche anno fa ha fondato, insieme a Stefano Cirillo, la Onlus Aiutiamo il Burundi.
Tra i poveri e i malati
Cuffaro dalla terra africana chiede il supporto e l’aiuto di tutti. In un post pubblicato sui social dalla onlus si legge: “Siamo tra i poveri e i malati di Cibitoke. Qui in Burundi, la natura, è una cattedrale, le cui volte vive, hanno le espansioni ed il fiato delle cose infinite e canta la forza dello spirito e dei sensi”.
La speranza
“Qui il Cielo che copre le sofferenze delle anime che gemono nella miseria, nella malattia e nella fame non riesce però a tenere prigioniera la speranza”.
Il conforto
“Io sento il peso della mia anima incrinata ed il rantolo delle sue ferite, ma la sento viva, ed è questo il mio conforto”.
C’è tanto da fare, l’appello ad aiutare
“Qui, dove è più doloroso il faticoso silenzio di chi vive che il quieto silenzio di chi muore. Le campane della Chiesa che abbiamo edificato urlano la speranza che mai vinta e mai paga, pianta nella mia testa la sua bandiera.
Nei villaggi di questa terra, senza acqua, senza luce, senza cibo c’è tanto da fare.
C’è bisogno di Umanità e Amore.
Aiutiamoli a casa loro”.
Il progetto per aiutare le mamme bambine
Cuffaro è impegnato soprattutto in un progetto di supporto alle cosiddette mamme bambine, che in quella realtà partoriscono anche a 12 anni.
L’emozione di Cuffaro e il corso per i medici africani
In una nota di ieri Cuffaro aveva fatto sapere: “Oggi è una vera emozione. Dopo anni di sforzi profusi in Burundi con il dottore Stefano Cirillo, attraverso la nostra Onlus “Aiutiam❤️ il Burundi”, siamo tornati dopo la pandemia, accogliendo l’invito del ministro alla Salute, Mrs. Sylvie Nzeyimana, per un corso di formazione teorico pratico, per medici Burundesi per l’utilizzo dell’ecografia ostetrico-ginecologica. Il corso ha avuto inizio nel 2019 con la sua prima edizione e oggi si è svolta la seconda dinanzi ai medici Burundesi, provenienti da ben cinque ospedali del Paese, alle autorità e ai giornalisti locali”.
“Stiamo facendo la nostra parte”
“Popolo povero, ma laborioso – aveva concluso Cuffaro – e noi stiamo facendo la nostra parte per aiutarli a casa loro. Vogliamo ancora ringraziare il console italiano, dott.ssa Caterina Iammetti, che ha presentato l’evento di formazione tanto atteso”.
E’ possibile sostenere la onlus anche attraverso il 5Xmille.
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