“Si avvisano i pazienti che per motivi organizzativi del reparto le visite ambulatoriali odierne non saranno effettuate”. Un cartello del mistero, al Cto, il presidio ospedaliero in via Cassarà. Una segnalazione arrivata a Blogsicilia, con tanto di foto come si può vedere sotto, ma per Villa Sofia quel cartello sembra quasi non essere mai esistito, tanto da non fornire spiegazione ma solo una replica che la situazione è “assolutamente normale” e che di quel cartello non c’è traccia. Eppure lo hanno fotografato e i disagi ci sono stati.
I pazienti si sono trovati l’avviso che non sarebbe stati visitati in giornata. Alcuni se ne sono andati, altri sono rimasti, altri hanno chiesto spiegazioni su cosa dovessero fare. Insomma, non una situazione chiarissima, certamente di disagio, dato che si parla comunque di malati.
“Alcuni pazienti arrivati anche in ambulanza sono dovuti andare via perché è stato detto che c’è una riorganizzazione degli orari dell’ambulatorio che non sarà più aperto tutti i giorni – continua la segnalazione -. Solo questa comunicazione non è stata data ai pazienti e stamattina in tanti hanno sentito le proteste. A mio padre hanno fatto la radiografia, ma non si sa nulla delle visite e delle operazioni. Ci hanno detto che c’è tanta confusione in reparto”. Come detto, l’azienda non replica e sottolinea che tutto fila liscio come l’olio, ma un’altra segnalazione conferma che fino alle 14 i pazienti non saranno visitati.
Intanto Villa Sofia rischia di affrontare la chiusura di Ortopedia per mancanza di medici, come scrive “La Repubblica” in un articolo questa mattina. Nella sanità siciliana alle prese con carenze d’organico, turni al limite del burn-out e strutture a pezzi, è iniziata la caccia delle cliniche private per accaparrarsi i camici bianchi. Una campagna acquisti che rischia di mettere in ginocchio interi reparti pubblici. L’ultimo caso è esploso all’ospedale Villa Sofia a Palermo: dopo la fuga di tre chirurghi, i pochi rimasti in corsia hanno scritto di non poter più garantire gli interventi chirurgici e dodici pazienti fratturati sono in attesa di essere dirottati altrove. “Da giovedì stop all’attività”, confermano dalla struttura.
Una catastrofe annunciata, sottolinea Giuseppe Bonsignore, segretario regionale dei medici ospedalieri Cimo: “Mentre la politica regionale discute da mesi delle nomine dei direttori generali, le aziende gestite da commissari che ormai si ritengono provvisori annaspano tra mille difficoltà. Oggi si corre per tamponare una situazione drammatica figlia di una mancata programmazione”. In pratica, nelle cliniche private si lavora meno e si guadagna molto, molto meglio.
“Il centro destra deve dimostrare ai siciliani di essere una grande forza di governo in grado di affrontare e risolvere i grandi e piccoli problemi della Sicilia . E in questo caso riaprire immediatamente gli ambulatori della ortopedia del Centro traumatologico di Villa Sofia dirottando in quel reparto medici ed infermieri”. A dichiararlo è Salvino Caputo responsabile dei rapporti Istituzionali per il Movimento per l’Autonomia. “Non è possibile – ha affermato Salvino Caputo – che un reparto di straordinaria importanza chiuda improvvisamente facendo saltare visite e prenotazioni, salvo poi dirottare i pazienti verso strutture private . La sanità deve essere la grande scommessa del Centro Desta in Sicilia che invece di litigare proprio sulla organizzazione della Sanità faccia funzionare il sistema a tutela della salute”