Riorganizzazione dei controlli di primo livello; rafforzamento del personale dedicato all’attuazione dei programmi comunitari; attivazione dell’assistenza tecnica per gli enti locali; minore frazionamento dei programmi operativi e maggior strumenti di collegamento fra i medesimi programmi; maggiore coordinamento politico e amministrativo; garantire l’interoperabilità dei sistemi informatici; estendere al Po-Fesr il meccanismo messo in campo tra l’Abi e la Regione Siciliana per il programma di Sviluppo Rurale.
Sono tra i principali punti individuati dalla Commissione “Esame delle attività dell’Unione Europea” dell’Assemblea Regionale Siciliana, presieduta da Giuseppe Compagnone, per migliorare l’attuazione dei programmi comunitari, ove possibile, e soprattutto, il prossimo ciclo di programmazione comunitaria (2021/2027).
I correttivi proposti sono parte integrante del dossier derivante dalle audizioni tenute dalla Commissione Ue da gennaio 2019 ed illustrato oggi nella sala “Pio La Torre” alla presenza, fra gli altri, del presidente delle Regione, Nello Musumeci, del vicepresidente, Gaetano Armao, del direttore del dipartimento Programmazione, Tornabene ed il presidente della Commissione “Attività Produttive” Orazio Ragusa; presenti anche i componenti della Commissione, Giuseppe Lupo, Rossana Cannata, Luigi Sunseri, Daniela Ternullo, deputati regionali ed il deputato europeo Pietro Bartolo .
“Lo scopo dell’iniziativa odierna era quello di fare incontrare tutti i soggetti che dovrebbero beneficiare delle misure comunitarie (gli operatori dei comparti produttivi, i rappresentanti degli enti locali compresa la Cesi) e quanti supportano le imprese (gli ordini professionali e i Gal) con il governo e l’amministrazione regionale per analizzare le criticità del sistema e le proposte, ai fini di rendere più efficace la futura programmazione e determinare una ricaduta maggiore sui territori“ afferma il presidente della Commissione Ue, Giuseppe Compagnone.
“A tal fine – prosegue Compagnone – hanno partecipato all’incontro di oggi anche i componenti del Comitato scientifico piano-strategico Sicilia 2030 così da creare un momento di confronto sulle linee strategiche dello sviluppo economico della nostra isola”.
La Commissione in questa occasione ha consegnato al governo regionale la risoluzione approvato il 16 luglio sull’ “Attuazione della programmazione regionale comunitaria e strumenti per il superamento delle relative criticità” che contiene una serie di impegni per il governo sul tema.
Nell’ambito dello sviluppo partecipativo avviato dalla Commissione Ue il dossier contiene le proposte e le relazioni di Anci Sicilia, Asael (Associazione Siciliana Amministratori Locali), Ordine di Commercialisti ed Ingegneri di Palermo, Abi Sicilia (Associazione Bancaria Italia), Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, il contributo dei rappresentanti della Cesi (Conferenza Episcopale Siciliana) e Gal.
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