Nuova tegola sulla Rap, l’azienda che gestisce la raccolta dei rifiuti a Palermo. Mentre la città fatica a liberarsi dall’emergenza rifiuti, con cumuli di spazzatura che invadono le strade, arriva la notizia delle dimissioni di Dario Allegra, presidente del collegio dei revisori della municipalizzata. Lo scrive il Giornale di Sicilia.

Dimissioni improvvise

Una doccia fredda per il Comune e per i vertici Rap, visto che Allegra ha lasciato l’incarico per motivazioni strettamente personali, senza addurre particolari ragioni. Tuttavia, la tempistica delle dimissioni, in un momento così critico per l’azienda, ha fatto scattare il campanello d’allarme. In molti temono che la decisione di Allegra possa nascondere preoccupazioni sulla gestione e sui conti della Rap. L’ipotesi è che il presidente dei revisori abbia voluto tagliare i ponti per evitare di rimanere coinvolto in eventuali complicazioni contabili o gestionali. Uno spauracchio che da tempo aleggia sulla municipalizzata è quello di finire nel mirino della Corte dei Conti, che potrebbe indagare su alcuni passaggi dell’operazione messa in campo per salvare l’azienda dal default.

Reazioni politiche e mancata comunicazione

I consiglieri comunali di opposizione hanno subito sollevato il caso, parlando di “grave preoccupazione” e chiedendo chiarimenti al presidente del Consiglio comunale, Salvatore Orlando. Dal canto suo, Orlando ha dichiarato che la presidenza del Consiglio non aveva ricevuto alcuna comunicazione ufficiale sulle dimissioni di Allegra, parlando di un “fatto grave” se la notizia non fosse stata trasmessa all’aula.

Misure d’emergenza e crisi profonda

Intanto l’amministrazione comunale è corsa ai ripari con un’ordinanza per anticipare l’utilizzo del secondo lotto della settima vasca di Bellolampo, in modo da scongiurare l’ipotesi di dover scaricare i rifiuti nei piazzali della discarica. Rap ha messo in campo numerose squadre per ripulire le strade della città, con interventi programmati per l’intera giornata e per la notte. Ma la crisi in cui versa l’azienda appare sempre più profonda, tra i disservizi per i cittadini e i timori per la tenuta finanziaria. Le dimissioni del presidente dei revisori rischiano di gettare altra benzina sul fuoco.