- Lasciano tre consiglieri del cda della Foss: Enrico Sanseverino, Giulio Pirrotta e Sonia Giacalone
- Sconosciute le motivazioni, restano in carica Maria Elena Volpes e Marco Intravaia
- Sul piede di guerra l’assessore Messina
Crisi alla fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana. Si sono dimessi ieri tre dei cinque componenti del consiglio di amministrazione. Hanno lasciato l’incarico l’avvocato Enrico Sanseverino, rappresentante dell’assessorato regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo, Giulio Pirrotta, rappresentante del Comune di Palermo, e Sonia Giacalone, espressione dei lavoratori.
Restano in carica Maria Elena Volpes, presidente del cda, e Marco Intravaia, presidente del consiglio comunale di Monreale e segretario particolare del presidente Nello Musumeci. Bocche cucite tra i vertici della Foss e anche tra i dimissionari. Non parla nemmeno il sovrintendente Antonio Marcellino.
La consegna al momento è il silenzio per evitare polemiche. In questi mesi di pandemia, la Fondazione e gli orchestrali hanno proseguito regolarmente l’attività lavorativa facendo anche una serie di esibizioni in streaming, ma a quanto pare il clima all’interno del teatro Politeama resta rovente, tra lamentele, polemiche e confusione continua.
“Tutto è un problema alla Foss – dice l’assessore Manlio Messina – sento lamentele costanti dei lavoratori ed è l’unico teatro in Sicilia in cui c’è sempre fermento, credo che non avrebbero di che lamentarsi visto che stiamo parlando di dipendenti e orchestrali che sono stati garantiti al cento per cento in un anno di crisi nera per tutti. Ma adesso – aggiunge Messina – il tempo è scaduto, sono stanco di questa situazione. Adesso stiamo verificando lo stato dei fatti con la direzione generale dell’assessorato perché sia chiaro a tutti che con me non si gioca né si gioca con il governo Musumeci. Sono pronto a portare i libri in tribunale e a mandarli tutti a casa”.
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