Apertura di cantieri, assunzioni di personale dedicato, pulizia dei bacini e un efficace riutilizzo delle acque depurate. Sono le misure che si stanno studiando nell’immediato contro la crisi idrica. Lo rende noto il
ministero delle Infrastrutture e dei trasporti spiegando che se n’è parlato in una riunione al Mit, presieduta dal ministro Matteo Salvini, per fare il punto sull’emergenza idrica all’indomani della cabina di regia a Palazzo Chigi e in vista del decreto ad hoc e per procedere con scelte più efficaci e rapide. Nelle prossime ore ci saranno nuove interlocuzioni anche con Palazzo Chigi.
Le infrastrutture idriche nel nostro Paese, c’è ancora tanto da fare
Per abilitare la transizione smart e digitale della filiera estesa dell’acqua è necessario tutelare maggiormente le infrastrutture idriche: anche a causa di investimenti limitati, il tasso di sostituzione delle reti idriche italiane (il 25% ha più di 50 anni) è di 3,8 metri per chilometri all’anno: a questo ritmo, sarebbero necessari 250 anni per la loro manutenzione completa. Lo afferma il Libro Bianco 2023 “Valore Acqua per l’Italia”, presentato da The European House-Ambrosetti. Se tutte le case avessero contatori smart meter rispetto all’attuale 4% (la media europea è del 49%) si potrebbero risparmiare fino a 2,4 miliardi di euro all’anno riducendo di 513,3 milioni di metri cubi la richiesta idrica (circa il 10% dei consumi idrici civili annuali). Oggi, afferma lo studio, recuperiamo solo l’11% delle acque meteoriche che cadono in Italia e 1,3 milioni di cittadini, in particolare al Sud, non hanno un sistema di depurazione. Inoltre, solo il 4% delle acque reflue prodotte in Italia è destinato al riutilizzo diretto, a fronte di un potenziale del 23%. Allo stesso modo i fanghi di depurazione, che per il 53,4% sono destinati allo smaltimento quando potrebbero essere riutilizzati.
La Giornata Mondiale dell’acqua
Ricorre oggi, 22 marzo, la Giornata mondiale dell’Acqua, celebrata anche dal Wwf.
Sul sito dell’associazione ambientalista si legge: “Acqua e clima rappresentano due crisi correlate. I problemi legati all’acqua, da un lato la siccità – con il relativo aumento degli incendi – dall’altro alluvioni e inondazioni, sono destinati a peggiorare in tutto il mondo con la crisi climatica. A rischio ci sono milioni di specie animali e vegetali, inclusa la specie umana che già vede oltre due miliardi di persone in situazione di precarietà o sofferenza idrica”.
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