Polemiche all’interno del Movimento 5 Stelle in vista delle prossime amministrative a Palermo. La capogruppo pentastellata a Sala delle Lapidi Viviana Lo Monaco ha espresso tutto il suo disappunto in merito al mancato dialogo all’interno della compagine grillina sul possibile sostegno del M5S alla candidatura a sindaco di Franco Miceli. Un nome che ha diviso il PD. Ma che rischia di spezzare anche l’asse pentastellato.
L’attacco di Viviana Lo Monaco
Una lunga lettera, nella quale la capogruppo palermitana del M5S evidenzia il distacco dalla base dei vertici romani. “Da capogruppo M5S al Consiglio comunale di Palermo, ruolo che ricopro da oltre un anno, provo un certo imbarazzo nel commentare gli annunci e le dichiarazioni di esponenti nazionali del MoVimento 5 Stelle in cui ho difficoltà a ritrovarmi e che fanno apparire questo partito totalmente avulso dalla realtà cittadina. Non ho mai fatto mistero delle mie perplessità rispetto a un’alleanza forzata a Palermo. Città dove cinque anni fa abbiamo corso da soli, contro Orlando e contro un sistema partitico che ci appariva oligarchico e talvolta settario. Incapace di favorire un’autentica partecipazione dal basso”.
“Orfana dell’identità del partito”
Viviana Lo Monaco passa poi in rassegna l’evoluzione della linea politica del Movimento 5 Stelle. Una barca che, a sua parere, ha perso un pò la rotta. “Sia chiaro, la frase “uno vale uno” per me non ha mai avuto il significato di “uno vale l’altro”. Credo, piuttosto, che un Movimento politico sano dovrebbe avere la capacità, strutturandosi nel tempo, di individuare luoghi di ascolto in cui poi fare sintesi, trovando i giusti punti di caduta. Avevo molta fiducia in Conte e nel nuovo corso annunciato, consapevole della necessità di trovare sponde tra vari partiti per poter realmente e concretamente realizzare i nostri progetti, ma senza mai perdere la nostra identità, riconoscendo il ruolo di un leader desideroso di attirare e mettere a sistema le energie migliori”.
“Oggi mi sento parzialmente orfana, perché in tanti non hanno creduto di dover lottare per quella identità, forse una lotta da idealisti, ma che ci rendeva saldamente ancorati a principi etici e alla vita reale. La politica non si fa da soli. Perché serve sedersi attorno a un tavolo e trovare una quadra seguendo il principio della maggioranza. Ma sempre e solo dopo aver dedicato tempo e pazienza a una fondamentale attività di ascolto”.
“Trattativa per Miceli sindaco? Ferita difficile da ricucire”
Nella sua lunga lettera aperta diretta ai vertici romani del partito, la Lo Monaco analizza la scelta di sostenere il nome di Franco Miceli. Una personalità che la capogruppo grillina definisce come uno “stimabile professionista”, non nascondendo però tutte le sue perplessità. Non è un mistero infatti che la stessa capogruppo avrebbe preferito che la scelta della compagine grillina ricadesse su un nome interno come quello di Giampiero Trizzino. “Neanche nel peggiore dei sogni avrei immaginato di apprendere dai giornali di una trattativa (data quasi per conclusa) sul nome di un candidato sindaco della “coalizione” progressista che include il M5S. Uno stimabile professionista, a quanto leggo, ma che a due mesi dalle elezioni amministrative della mia città, temo non avrà neanche il tempo di conoscerci o di condividere un progetto di rilancio per Palermo”.
“Ebbene, nulla di nuovo all’orizzonte se parlassimo dei partiti noti, quelli che abbiamo per anni criticato, ma noi eravamo qualcosa di diverso e questa ferita con il nostro elettorato e con chi si è accostato al M5S con cuore puro, senza la ricerca di protagonismi, o di contropartite, sarà difficile da ricucire”, chiosa Viviana Lo Monaco. Una dichiarazione che arriva a poche ore da un evento, organizzato proprio dal partito pentastellato, in via Magliocco. Un momento di confronto, nel quale le anime del Movimento 5 Stelle si scontreranno per trovare una sintesi.
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