Palermo

Commissione d’inchiesta a Brancaccio e allo Zen, Battilocchio “Qui per contrastare la nuova criminalità organizzata”

Nei giorni dell’anniversario dell’uccisione di don Pino Puglisi la politica nazionale accende un faro sulla situazione della periferia di Palermo. Ciò, viene fatto con un sopralluogo della commissione parlamentare d’inchiesta sulle periferie in due dei luoghi più difficili della città, Brancaccio e lo Zen. A raccontare l’esito di questa visita è, in un punto stampa, il  presidente della commissione d’inchiesta sulle periferie, Alessandro Battilocchio: “Il nostro compito è quello di ascoltare le storie di questa terra, di incontrare le persone, di verificare le problematiche – ha dichiarato Alessandro Battilocchio – tutto questo materiale sarà poi alla base di un’azione parlamentare attraverso le relazioni che presenteremo al parlamento e anche attraverso le proposte che verranno portate avanti nel corso della legislatura”.

Prima tappa, scuola media “Pino Puglisi”

La missione coincide con il 31° anniversario dell’assassinio di don Pino Puglisi, ucciso dalla mafia il 15 settembre 1993 nel giorno del suo 56° compleanno. La commissione ha iniziato le sue attività visitando la scuola a lui dedicata, che ha subito atti di vandalismo in diverse occasioni. Questo gesto simbolico ha voluto mettere in evidenza l’importanza di proteggere le istituzioni educative e i valori che esse rappresentano.

In seguito, i membri della commissione hanno partecipato ad un momento di silenzio in piazzetta Beato Padre Pino Puglisi, luogo del suo omicidio, e hanno visitato la casa-museo a lui dedicata.

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“Rivolgo il mio ringraziamento per la visita di oggi in città dei componenti della Commissione parlamentare per le Periferie – ha dichiarato il primo cittadino, Roberto Lagalla – Insieme agli assessori alla Rigenerazione urbana, alle Opere pubbliche, all’Istruzione, all’Emergenza abitativa, all’Ambiente e al Presidente del Consiglio comunale si è svolto un momento di confronto costruttivo e interessante sulle iniziative che l’amministrazione comunale sta portando avanti in favore dei quartieri periferici della città – continua – Grazie all’approvazione dei bilanci del Comune, l’Ente sta finanziando e intende investire nuove risorse sulle periferie. In particolare è stato fatto il punto sugli investimenti che hanno riguardato l’edilizia scolastica, la manutenzione dell’edilizia residenziale pubblica, le politiche sociali, che punteranno alla realizzazione di centri di aggregazione per giovani, adulti e anziani e le azioni che puntano ad elevare i livelli di sicurezza degli assi viari e del decoro di queste aree”.

Visita alla Cittadella dei Poveri

La giornata è proseguita con una visita alla Cittadella dei Poveri, fondata dal missionario laico Biagio Conte, scomparso il 12 gennaio 2023. Oggi Conte avrebbe compiuto 61 anni, e la sua eredità continua a vivere attraverso le opere di solidarietà e accoglienza che ha realizzato.

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Quartiere Zen

Nel pomeriggio, la commissione si incontrerà con le associazioni dello Zen, un quartiere che rappresenta una delle zone più complesse e marginalizzate di Palermo. Questo incontro sarà essenziale per raccogliere le istanze dei cittadini e ribadire la presenza dello Stato in territori spesso trascurati.

Visita al sito della strage di Capaci

Nella giornata di domani, 17 settembre, la commissione si sposterà al sito della strage di Capaci, dove il 23 maggio 1992 persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta. Questo, presidio istituzionale evidenzierà l’importanza della memoria e dell’impegno civile nella lotta contro la mafia.

“L’evoluzione della criminalità organizzata ci porta a trovare nuove forme di contrasto”

“Un aspetto interessante è l’evoluzione della criminalità organizzata – ha dichiarato Antonino Iaria, membro della commissione parlamentare d’inchiesta sulle Periferie – quello che viene fuori è che la criminalità organizzata non è più quella di una volta a cui siamo abituati a pensare con una diretta piramide verticistica ma la sua diffusione e il suo modo di agire è molto attenzionato anche da parte del Prefetto e questore perché è necessario trovare nuovi modi per sconfiggerla”

 

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