La Cisl “Parti sociali risorsa indispensabile per costruire il futuro”

Crescita e sviluppo del lavoro in Sicilia, “Siamo in ritardo, si faccia piano strategico”

“I dati statistici fotografano un ritardo nella crescita e dello sviluppo della Sicilia, segno che non è stato ancora colmato il gap atavico dal resto del Paese”.  Lo ha detto il segretario generale della Cisl Sicilia, Sebastiano Cappuccio, intervenendo al convegno intitolato “La domanda e l’offerta di lavoro: strategie pubbliche e private per un ottimale incontro”, organizzato dall’Inps, dall’università degli studi di Palermo e dalla Consulta degli Ordini provinciali dei Consulenti del lavoro e svoltosi oggi a Palazzo Steri a Palermo.

Cappuccio, “Non ci si può fermare al dato numerico”

Cappuccio poi ha proseguito: “Ma non ci si può fermare a un mero dato numerico, bisogna fare un’analisi più complessiva che parta dalla riflessione indispensabile sul mercato del lavoro e soprattutto sulle politiche attive sul lavoro, elementi indispensabili per pianificare obiettivi e interventi”.

“Pnrr può essere svolta”

Il leader della Cisl siciliana ha messo in evidenza le grandi opportunità offerte dai fondi europei e dal Pnrr. “Siamo in una fase storica che può davvero rappresentare una svolta nella storia di questa regione – ha aggiunto Cappuccio – perché sono disponibili ingenti risorse economiche e ci sono programmi europei dedicati. Occorre non sprecare quest’opportunità irripetibile, serve un immediato cambio di passo che può trovare attuazione nel piano strategico sulla crescita e sullo sviluppo, che noi da anni sollecitiamo al governo regionale. Ribadiamo ancora una volta la necessità di avviare subito un confronto complessivo da un lato e dall’altro tematico sulle singole questioni. Non si può perdere altro tempo, si deve agire e farlo presto”.

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Le proposte dell’Inps Sicilia per le morti sul lavoro

Dopo i saluti del rettore dell’Università di Palermo, Massimo Midiri, e l’introduzione del direttore regionale Inps Sicilia, Sergio Saltalamacchia, il programma dell’evento prevede, tra le altre, le relazioni del Direttore generale Insp, Valeria Vittimberga e di esponenti del mondo accademico, delle istituzioni e delle professioni, nonché delle organizzazioni sindacali e datoriali regionali. Concluderà i lavori il presidente Inps, Gabriele Fava.

Muovendo proprio da questi dati statistici, le Organizzazioni sindacali e le Associazioni Imprenditoriali componenti il Comitato Regionale Inps hanno approvato un documento, nel quale sostengono le seguenti proposte per prevenire le morti sul lavoro: conferire centralità ai contratti a tempo indeterminato e rafforzare la lotta al lavoro precario che rappresenta un rischio per la sicurezza sul luogo di lavoro; estendere il cosiddetto DURC congruo, già in vigore nel settore dell’edilizia, a tutti gli altri settori in maniera da stabilire un adeguato rapporto tra l’opera da realizzare e numero di addetti a essa destinata; introdurre il sistema della qualificazione e classificazione delle imprese e della patente a punti coinvolgendo nelle eventuali sanzioni, in caso di morte e/o infortunio grave non solo l’azienda da cui dipende il lavoratore ma anche l’azienda appaltante.

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