Continua a crescere il contagio da Coronavirus in Sicilia in base ai dati ufficiali che vengono diffusi con un bollettino giornaliero dalla Regione.
Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 12 di oggi (sabato 14 marzo), in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale.
Dall’inizio dei controlli, i tamponi validati dai laboratori regionali di riferimento (Policlinici di Palermo e Catania) sono 2.100, sono stati trasmessi all’Istituto superiore di sanità, invece, 156 campioni (26 più di ieri).
Questa la divisione nelle varie province: Agrigento, 19; Caltanissetta, 2; Catania, 68; Enna, 2; Messina, 9; Palermo, 32; Ragusa, 4; Siracusa, 9; Trapani, 11.
Risultano ricoverati 53 pazienti (quattordici a Palermo, ventitré a Catania, cinque a Messina, uno a Caltanissetta, tre ad Agrigento, due a Enna, due a Siracusa e tre a Trapani) di cui 11 in terapia intensiva, mentre 97 sono in isolamento domiciliare, quattro sono guariti e due deceduti.
I deceduti, dunque, sono sempre gli stessi degli ultimi due giorni. Non ce l’ha fatta un paziente 80enne di Sortino ricoverato all’ospedale di Caltagirone. Morto anche un 58enne rioverato al Sant’Elia di Caltanissetta.
Preoccupa la situazione dell’ospedale di Sciacca dove risultano positivi al tampone altri 4 operatori sanitari
Insieme al bollettino arrivano le tradizionali raccomandazioni “Si raccomanda di attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal ministero della Salute per contenere la diffusione del virus. Per ulteriori approfondimenti visitare il sito dedicato www.siciliacoronavirus.it o chiamare il numero verde 800.45.87.87.
Intanto da oggi in Sicilia c’è un commissario straordinario per l’emergenza affiancato da un comitato di 14 saggi mentre sono state varate misure regionali anti contagio più stringenti di quelle nazionali che riguardano anche autobus e traghetti. In corso anche controlli straordinari all’ingresso dallo Stretto di Messina a causa di una nuova ondata di rientri causata dalle ordinanze delle regioni del nord che hanno invitato tutti i non residenti a tornare a casa.
Polemiche sulla scelta del decreto di permettere i rientri e anche e soprattutto sulle ordinanze dei comuni settentrionali che rimandano a casa i non residenti, ordinanza da taluni considerate illegittime. Bolgia sullo Stretto di Messina per i controlli a tappato.
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