L’Assemblea Mondiale sull’Invecchiamento celebrata dalle Nazioni Unite ha stabilito tre modalità’ di azione educativa con le persone anziane.
La prima di queste si basa su azioni di tipo preventivo per la preparazione al pensionamento; la seconda è volta a migliorare la situazione delle persone già in pensione; la terza mira alla rieducazione della società in base alla sua relazione con i gruppi di terza età con l’obiettivo di eliminare gli atteggiamenti di emarginazione e di disprezzo ritenendo molto importante il rapporto intergenerazionale.
Tutto questo ha reso necessario lo sviluppo di programmi di “Animazione Socio Culturale” con persone Anziane il cui obiettivo ‘mira a ridurre il numero di interventi di assistenzialismo a favore di una difesa più attiva dei diritti civici e di una attenzione qualificata in termini di “Prevenzione, Promozione, Sviluppo e Riablitazione’.
Nasce cosi’ la collaborazione in Rete tra “Cannella Social Animator”, la Casa di Riposo S. Antonio di Giovanna Cinà e Maria Parrinello e l’Associazione Mosaicando presieduta da Giusy Careri che vede molti giovani
praticare un volontariato puro, in cui avviene uno scambio intergenerazionale, cui i beneficiari sono sicuramente gli anziani ma anche tutto coloro i quali lavorano a stretto contatto con loro.
Ciò premesso, domenica 26 gennaio, presso la Casa di Riposo S. Antonio di Via Veronica Gambara n. 6 a Palermo, gli ospiti hanno trascorso un pomeriggio speciale grazie alla presenza del Maestro Ignazio Pensovecchio, ideatore e sostenitore di una nuova tecnica di pittura definita “Profondismo Pittorico”.
Pensovecchio ha messo a disposizione due tele, diversi colori e pennelli, invitando gli ospiti a dipingere, a turno, un soggetto a piacere. Quasi tutti, entusiasti, hanno aderito a quell’originale invito e, divertendosi, hanno creato, usando con una inaspettata maestria i pennelli, vari e coloratissimi oggetti di forme diverse, sotto lo sguardo attento dello stesso Pensovecchio e seguendo i suggerimenti dell’animatrice, la vulcanica Giusy Careri, ottimamente coadiuvata da uno staff di giovani volontari, alcuni dei quali fotografavano le varie fasi di pittura.
Alla fine, il Maestro Pensovecchio, indossata la sua inseparabile e caratteristica giacca, volutamente sporca di colori, ha dato il “tocco finale” alle due tele e, col solo uso delle dita ha spalmato vari colori nelle parti delle tele rimaste in bianco, intitolandole “La foresta delle menti umane”, tra scroscianti applausi di tutti i presenti.
Pensovecchio ha donato a tutti piccole riproduzioni firmate con dedica, di una sua opera dal titolo ”Oceanica” che simboleggia il ventennale del “Profondismo Pittorico”.
Pippo Cracolici, non vedente, è un ammiratore di Van Gogh e oggi, preferisce toccare le tele e i colori e da essi percepisce un profumo… intellettuale; Nino, altro ricoverato, ha affermato che dalla pittura si vede la personalità dell’artista; entusiasta dell’iniziativa un altro ricoverato, l’ultranovantenne, Eros Chilà ex primario di medicina al Civico.
Vista l’ottima riuscita della manifestazione, certamente ne seguiranno delle altre.
Commenta con Facebook