“Bettino Craxi è stato un uomo che ha lavorato 40 anni per il bene del suo paese. La storia lo dirà”. Si commuove Stefania Craxi nel raccontare le vicissitudini di suo padre, Bettino Craxi. Ospite di Talk Sicilia, il neo eletto senatore (non è un errore di compitazione, lei preferisce che il titolo istituzionale venga declinato così) ha tracciato un sintetico, ma denso, profilo del premier, del segretario di partito e dell’uomo. Lei lo chiamava Craxi.
Quella di Bettino Craxi è una storia è in parte già raccontata. Amatissimo ma anche tanto odiato, probabilmente con un odio che veniva fomentato dai potentati esteri. Alla fine persino accerchiato e vilipeso.
Craxi ha sempre difeso il primato della politica
E così per parlare di suo padre, il senatore appena rieletto nel collegio siciliano di Gela prende le distanze per scacciare l’emozione. “Craxi era un uomo che non ha mai ragionato secondo le categorie dell’opportunismo. Lui ragionava secondo le sue convinzioni profonde. Poteva anche sbagliare, naturalmente. Però, una volta che aveva preso una decisione, seguiva appunto la sua bussola. Lui andava dritto per dritto, quindi probabilmente si è fatto molti nemici. Tra loro ci sono anche i protagonisti di quel potere finanziario internazionale che oggi comanda più della politica. E Craxi ha sempre difeso il primato della politica”.
Il crollo del muro di Berlino, il crollo della politica
Allora bisogna voltarsi e guardare al passato, per capire quale sia il momento esatto in cui la politica diventa succube del mondo della finanza e perché. Non esiste un calendario assoluto, una linea divisoria netta. Ma non sbaglia chi guarda alla caduta del Muro di Berlino e lo indica come il punto di svolta.
Con la fine della divisione del mondo in blocchi, perciò, “Cambiano le regole del gioco. Il sistema italiano è arrivato in ritardo all’appuntamento con la storia. Era un sistema fatiscente che andava riformato come Craxi chiedeva”, spiega Stefania. L’Italia dei primi anni novanta è un paese in forte crescita economica e sociale. Ma è vecchio dentro, fatto questo che lo rende facilmente “scalabile”.
Craxi chiedeva riforme, per questo s’è creato tanti nemici
“Craxi chiedeva di riformare l’Italia dal 1989 – continua il senatore – e inoltre va tenuto presente che in Italia abbiamo avuto il partito comunista più forte del mondo occidentale. Questo ha provocato un crac. Quindi hanno distrutto, oltre al Partito socialista, i cinque partiti storici che hanno fatto grande l’Italia e la democrazia in questo Paese”.
Qui di seguito l’intervista integrale di Stefania Craxi a Talk Sicilia.
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