Mentre la Sicilia attende di passare in zona gialla, al suo interno vengono decretate nuove zone rosse e ne vengono prorogate altre sette proprio nel giorno in cui partono i contestati vaccini AstraZeneca ai 50enni
Due nuove zone rosse
Due nuove “zone rosse” in Sicilia e proroga per altre sette. Restrizioni dal 14 e fino al 26 maggio decise per i Comuni di Gagliano Castelferrato, nell’ennese, e San Biagio Platani, in provincia di Agrigento. A disporlo è l’ordinanza del presidente della Regione Nello Musumeci, sentite le amministrazioni comunali e a seguito delle relazioni delle Asp che registrano un aumento dei positivi.
Sette zone rosse prorogate
Proroga fino al 19 maggio delle “zone rosse” per i Comuni di Tortorici e Nizza di Sicilia, nel messinese, Santa Cristina di Gela e San Cipirello (in provincia di Palermo), Ravanusa (provincia di Agrigento), Mineo (provincia di Catania) e Gela, nel nisseno.
Dal 14 al 19 maggio vigeranno le restrizioni nei centri di Caltavuturo e Polizzi Generosa, nel palermitano, quale reiterazione della precedente ordinanza che ha interessato i comuni della Città metropolitana di Palermo.
Zona rossa revocata a Gela
Gela non è più “zona rossa”. L’aggiornamento epidemiologico dell’Asp di Caltanissetta consente di revocare le misure restrittive adottate in precedenza. Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha già provveduto a firmare una nuova ordinanza, con decorrenza immediata.
Nuovi parametri per la riapertura
Intanto si vive la vigilia di una fase nuova, che porterà nuovi (e pochi) parametri da adottare per la valutazione del rischio Covid in Italia, alla luce dell’aumento di vaccinazioni e in vista della stagione turistica. Governo e Regioni lavorano insieme per mandare in cantina il vecchio sistema del monitoraggio: via i vecchi indicatori, la bussola saranno gli indici di contagio e il tasso di occupazione degli ospedali, senza escludere che le ‘zone rosse’ possano essere sempre più limitate a piccoli territori.
Coprifuoco alle 23
A parlare di un “approccio graduale alle riaperture” è proprio il premier Mario Draghi alla Camera, alle prese con nuove ripartenze da calendarizzare: dal wedding ai parchi tematici, fino al tema di palestre, piscine e i ristoranti al chiuso. E la cabina di regia prevista lunedì prossimo potrebbe decretare lo spostamento del coprifuoco alle 23: “il nostro obiettivo – spiega il presidente del Consiglio – è riaprire al più presto l’Italia al turismo, nostro e straniero”. Da questo punto di vista i numeri fanno ben sperare, con almeno tre regioni (Sardegna, Friuli Venezia Giulia e Molise) che aspirano alla zona bianca – dunque senza la limitazione del coprifuoco – entro la fine di maggio”.
Si pensa a mandare in soffitta l’indice RT
Fra le novità si pensa di mandare in soffitta il criterio dell’indice Rt per stabilire i colori delle Regioni che resterebbero ancora quasi del tutto alla tenuta del sistema sanitario
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