La variante Omicron 2 del Covid19 è arrivata anche in Sicilia. Sono quattro, infatti, i casi già processati nei laboratori, tre a Palermo ed uno a Messina. “Alcuni elementi fanno pensare a una maggiore diffusività rispetto alla Omicron di tipo 1 – spiega la professoressa Francesca Di Gaudio, responsabile del laboratorio di chimica del Policlinico di Palermo – ma, come Omicron 1, la 2 è caratterizzata da una bassa patogenicità e quindi non è una situazione che ci può allarmare. Come tutte le varianti di interesse sono sotto stretto monitoraggio”.
I dati dicono che il 95% dei contagi è da Omicron che soprattutto per i vaccinati causa problemi di salute limitati. “La popolazione vaccinata è veramente alta – dice la professoressa Di Gaudio – molti giovani magari hanno già una immunità naturale sviluppata, hanno già preso il virus Covid senza rendersene conto. La prevalenza di Omicron tipo 1 e 2 deve incoraggiarci”.
Ma attenzione e vigilanza non devono abbassarsi. “È importante adesso cominciare a valutare lo stato di immunizzazione della popolazione in generale e non misurare lo stato di immunizzazione soltanto attraverso la percentuale dei vaccini erogati – sottolinea Di Gaudio – verificare qual è il livello di immunizzazione che la popolazione ha raggiunto attraverso la misurazione degli anticorpi sia naturali che sviluppati da vaccino per non perdere informazioni importantissime su quello che accade”.
Su Omicron 2 ancora si sa poco, nessuna emergenza di posti letto, confronti sulla governante della gestione delle strutture ospedaliere. Le offese? Un vilipendio alla Repubblica e alla categoria. È una Tiziana Maniscalchi a 360 gradi quella che affronta il microfono di BlogSicilia per parlare dell’attuale momento di emergenza sanitaria legata alla pandemia, ma anche alle necessarie cure “ordinarie” e all’episodio che l’ha vista sotto attacco nei giorni scorsi dei no vax. La direttrice del pronto soccorso dell’ospedale Cervello di Palermo affronta diverse questioni spinose che stanno tenendo banco e garantisce che la sanità siciliana sta affrontando l’attuale situazione senza alcuna emergenza.
Sulla cosiddetta variante Omicron 2, su cui si sta parlando in questi giorni con insistenza e che sta preoccupando non poco per la sua contagiosità elevata, la dirigente non si sbilancia: “Aspettiamo che chi sta studiando questa nuova variante possa darci notizie in più, – afferma – per parlare delle cose bisogna esserne in perfetta conoscenza. Aspettiamo ancora un po’ per parlare dell’Omicron 2”.