La lotta al Covid19 passa anche attraverso appelli e testimonianze. L’aumento dei casi in questi giorni in Sicilia rischia di far tornare la Sicilia in zona gialla. I non vaccinati continuano ad essere troppi, così come gli indecisi. Ma il rischio di contrarre l’infezione e con essa gravi conseguenze sul piano fisico è crescente.
E contro gli scettici sull’efficacia del vaccino “scende in campo” – è il caso di dirlo – Arianna Puccio, schiacciatrice della Volley Palermo, formazione che disputerà il prossimo campionato nazionale di serie B2 femminile di pallavolo.
La giovane atleta palermitana, vaccinata da maggio con doppia dose, racconta la sua esperienza attuale di convivenza con la variante Delta attraverso un video.
Nel video, Arianna Puccio testimonia l’efficacia del vaccino e la pericolosità del Covid. “In questi giorni sono a casa per aver contratto la variante Delta del Covid. Sono vaccinata da maggio con entrambe le dosi”.
E continua: “Ho sviluppato sintomi molto forti, molto pesanti, e sinceramente ho avuto paura. Ad un certo punto ho avuto paura di dover chiamare il 118 e di finire in ospedale in terapia intensiva perché non riuscivo più a respirare. Sebbene la saturazione fosse perfetta, al 99 percento, però avevo la sensazione di soffocamento ed è terribile”.
Momenti di paura per Arianna Puccio: “Da vivere è un’esperienza psicologicamente devastante. Vi invito, infatti, a vaccinarvi, chi non l’avesse fatto. Non abbiate paura. Ciò che deve far paura veramente è il covid. Se oggi posso raccontarvi la mia storia è soltanto grazie al vaccino. Quindi, se non l’avete ancora fatto, andate a vaccinarvi. Peraltro, da lunedì, tutti i ragazzi dalla fascia 12-18 anni potranno vaccinarsi senza la necessità di prenotazione. Per cui andate, ragazzi, non perdete altro tempo”.
La giocatrice ha anche scritto una testimonianza che riportiamo in seguito
“Adesso, a distanza di 6 giorni, mi è possibile scrivere due parole per testimoniare la validità del vaccino e la pericolosità del covid. Non avevo prima d’ora contratto il Covid, ma a maggio mi sono comunque sottoposta alla seconda dose del vaccino.
Giovedì pomeriggio mi sono accorta di non sentire più odori e sapori ed ho cercato disperatamente un laboratorio d’analisi aperto. Niente da fare. Mi sono messa in isolamento precauzionale.
Venerdì mattina faccio tampone rapido e risulta positivo. Variante Delta.
Inizia l’isolamento ufficiale”.
“Respiro male, mi sento un blocco che inizia dalla bocca dello stomaco e finisce in gola, mi metto in piedi soltanto per andare in bagno e questo blocco diventa più pesante, coinvolge anche gli addominali. Arrivo in bagno a fatica e mi lascio andare sul wc. Fare i bisogni non è mai stato così difficile. Torno a letto compiendo in tutto una decina di passi, e mi lascio andare lì, col respiro pesante, affaticata, in cerca d’aria. Cambio posizione duecento volte, cerco quella che mi permetta di ricevere ossigeno al meglio. Mi rilasso un po’, mi calmo.
Ed ecco che comincia il fastidio alla testa. Non è un vero e proprio mal di testa. È un senso di pesantezza che ti prende la fronte, il naso, le orecchie, il collo.Ok, non puoi risolvere il senso di pesantezza con dei farmaci, te lo devi tenere. Ecco che inizia il mal di schiena. Due chiodi perforanti sui lombari, si irradia fino ai glutei e scende sulle gambe.
Cambio posizione a letto, ah no, questa posizione mi fa respirare male. Aspetta, mettiti così, no… così non respiro proprio.
Ok preferisco patire il mal di schiena, ma respirare.
Soffri, contemporaneamente, la mancanza d’aria, il mal di schiena, l’assenza di odori, la pesantezza alla testa, il naso chiuso, l’affaticamento, la mancanza di energie, i giramenti di testa.
Cominciano gli attacchi di panico”.
“Tutti dicono la stessa cosa: “è la malattia, agisce proprio in questo modo. Tieni sotto controllo la saturazione, prova a fare il test della camminata di 6 minuti e poi ricontrolla la saturazione”.
Bene, io non riesco a stare in piedi, come la faccio la camminata di 6 minuti? Vabè falla domani”.
“Cominci a pensare di essere veramente sfortunato. Non vedi un barlume di speranza. Ti senti togliere tutto. Le energie, il fiato, la vita.
Cominci a pensare le cose più brutte: ‘Forse andrò a finire in terapia intensiva, forse farò parte di quella percentuale di ragazzi giovani morti di covid. Chi glielo dice poi ai miei cari? Ma poi mi sono sempre protetta, sono sempre stata attentissima, perché proprio io?'”
“Mangi senza sapori, con un pugno nello stomaco che ti costringe a masticare e cercare aria nello stesso tempo.
Mangi lo stretto indispensabile, perché è più importante respirare. Quinto giorno: ti senti un po’ meglio, sei stanco da morire, ma respiri leggermente meglio”.
“Passano i 5 giorni più lunghi della storia e finalmente cominci a respirare. Passa la stanchezza. Passa l’affaticamento. Passa quasi tutto.
Ecco oggi è il sesto giorno. Sto bene quasi del tutto. Ancora non sento odori e sapori. Ma chissenefrega?!”
“Mi pongo e vi pongo soltanto una domanda: cosa mi sarebbe successo se non avessi fatto il vaccino?
È stato tremendo, atroce, psicologicamente devastante.
Vaccinatevi”.