“In seguito alla riduzione nel numero di casi di infezione da SARS-CoV-2 grazie alle misure di lockdown, l’Italia si trova in una fase epidemiologica di transizione con tendenza ad un progressivo peggioramento”. E’ quanto si legge nel Monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di Sanità e del Ministero della Salute sull’andamento del contagio. “Il numero di nuovi casi di infezione rimane nel complesso contenuto ma con una tendenza – afferma il documento – all’aumento da tre settimane”. Nel caso non vengano osservate le misure di sicurezza e le quarantene “nelle prossime settimane, potremmo assistere ad un ulteriore aumento nel numero di casi a livello nazionale”.
L’indice di contagiosità Rt risulta essere superiore a 1 in cinque regioni, secondo il monitoraggio settimanale di Istituto Superiore di Sanità (Iss) e ministero della Salute relativi al periodo compreso fra il 10 e il 16 agosto. Il valore più alto di Rt è stato rilevato in Umbria (1,34), seguita da Abruzzo (1,24), Veneto (1,21), Lombardia (1,17) e Campania (1.02). L’indice Rt risulta invece pari a zero in Basilicata e Molise.
Fra le altre regioni, l’indice di contagiosità è più vicino a 1 in Sicilia (0.99), Toscana (0,96) e Piemonte (0,95), seguiti a distanza da Marche (0,85), Calabria (0,77) e Lazio (0,73). Per il resto Rt è 0,45 in Emilia Romagna, 0,42 in Friuli Venezia Giulia, 0,41 nella provincia autonoma di Trento, 0.9 in Liguria e Sardegna, 0,8 in Puglia e Valle d’Aosta, 0,5 nella provincia autonoma di Bolzano.
In generale l’indice di trasmissibilità in Italia sia ttesta su un livello di 0,83. Nel documnto di Iss e ministero della Salute si rileva tuttavia che “in questo particolare momento dell’epidemia, l’indice di trasmissione (Rt) calcolato sui casi sintomatici, pur rimanendo l’indicatore più affidabile a livello regionale e confrontabile nel tempo per il monitoraggio della trasmissibilità, potrebbe sottostimare leggermente la reale trasmissione del virus a livello nazionale. Pertanto l’Rt nazionale deve essere sempre interpretato tenendo anche in considerazione il dato di incidenza”.
“Nella settimana di monitoraggio 10-16 agosto sono stati riportati complessivamente 1077 focolai attivi di cui 281 nuovi (la definizione adottata di focolaio prevede la individuazione di 2 o più casi positivi tra loro collegati), entrambi in aumento per la terza settimana consecutiva (nella precedente settimana di monitoraggio erano stati segnalati 925 focolai attivi di cui 225 nuovi)”. Si legge nel Monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di Sanità e del Ministero della Salute. “Questo comporta un forte impegno dei servizi territoriali nelle attività di ricerca dei contatti che si sta dimostrando efficace nel contenere la trasmissione locale del virus come dimostrato da valori di Rt inferiori a 1 nella maggior parte delle Regioni”.