L’ordine dei medici di Palermo ha sospeso i primi 10 medici che non sono in regola con l’obbligo vaccinale a seguito dell’istruttoria avviata a dicembre scorso.
I provvedimenti sono stati emessi a seguito delle nuove procedure di accertamento dell’inadempienza e sospensione dall’esercizio della professione passati in capo agli Omceo provinciali per il tramite della Federazione nazionale Fnomceo, responsabile del trattamento dei dati personali.
L’istruttoria dei primi 10 iscritti si è conclusa stamattina. Un lavoro in progress che potrà determinare ulteriori sospensioni, efficaci fino alla comunicazione dell’avvenuto adempimento vaccinale.
I medici sospesi non potranno percepire alcuna retribuzione o altro compenso.
A fine dicembre 2021, la situazione legata al Covid, ai green pass e soprattutto ai vaccini ha toccato anche i medici, con alcuni di loro che non risultano essere vaccinati. Il compito di censirli, ed eventualmente irrogare loro sanzioni, dal 17 dicembre, è stato affidato ai singoli ordini che stanno avendo qualche difficoltà a far combaciare i dati della piattaforma Sogei, messa a disposizione dal Ministero, con i numeri reali dei medici vaccinati e non: “La vaccinazione per i professionisti sanitari, e ancor più per i medici, è un obbligo di legge – ha detto il presidente dell’Omceo – Ordine dei medici di Palermo, Toti Amato – Noi come ente pubblico abbiamo l’obbligo di eseguire tutte le norme. Sappiamo che ci sono parecchi medici non vaccinati, ma sui numeri non abbiamo dati certi e precisi”.
Dagli elenchi messi a disposizione da Sogei a Palermo risulterebbero esserci circa mille medici non vaccinati, numeri che a detta del presidente Amato risultano essere “bizzarri, tanto più per le regioni del meridione e soprattutto per la Sicilia. Ci sono dati che dicono che tra il 10 e 12 percento degli iscritti non risulta vaccinato. Chiaramente sono numeri incongruenti perché nell’elenco ci sono anche medici già deceduti da anni o altri che risultano cancellati e che quindi non possono più esercitare la professione”.
Il lavoro di scrematura è già stato avviato ed è ancora in corso: “E’ possibile anche che ci siano medici che sono già stati vaccinati e non risultano nella piattaforma nazionale – ha sottolineato Amato –. Per questi colleghi, ad esempio, stiamo cercando con un servizio di ricognizione di capire chi è vaccinato e in questo caso dimostrarlo tramite documentazione. La stessa Sogei in questi giorni si è accorta di alcuni dati che non risultavano corretti e da circa 1200 medici iscritti all’Ordine di Palermo non vaccinati, siamo scesi immediatamente a circa 1000. Questo vuol dire che le operazioni di verifica stanno iniziando a dare i primi risultati”.
A questo si è aggiunta un’ulteriore procedura di verifica fatta dall’Ordine dei medici di Palermo, con la quale vengono inviati giornalmente circa 25-30 avvisi nei quali si chiede ai medici di dimostrare l’avvenuta vaccinazione: “Anticipatamente chiedo scusa ai colleghi che sono vaccinati, ma che non risultano nella piattaforma, che qualora dovessero ricevere un avviso non se la prendano con l’Ordine perché siamo incolpevoli, accettando la nostra richiesta di mostrare l’avvenuta vaccinazione”.