Non ci sarà il temuto prolungamento del blocco degli ingressi in Sicilia. Temuto dai siciliani che vogliono tornare a trovare i propri cari o a trascorrere le vacanze nella loro terra ma auspicato dalla maggioranza dei residenti in Sicilia che si sentono più al sicuro dal virus se nell’isola non viene nessuno.
Il presidente della regione è perfettamente consapevole dell’esigenza di far partire la stagione turistica per salvare il salvabile ma è ugualmente preoccupato della salute dei siciliani e della gestione dell’epidemia che certamente non è finita. Ma i dati sull’andamento del virus nel paese e le statistiche sugli indici di trasmissibilità non lasciano molto spazio di manovra. Insomma non ci sono le condizioni per insistere con Roma che detiene la titolarità delle scelte sulla libera circolazione dei cittadini fra regioni.
Così la Sicilia, che ha rinunciato anche alla patente di immunità, si orienta verso una app per tracciare i turisti che arrivano nell’isola. un modo, dice il governatore, non solo per dare sicurezza ai siciliani ma anche per non lasciare soli gli stessi turisti in caso di contagio.
ma la speranza è, comunque, che non ci sia bisogno di usarla, che il virus sparisca o quantomeno resti confinato a pochi sporadici casi ormai isolati come avviene ormai da settimane
Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 15 di oggi, in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale.
Dall’inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 150.054 (+1.183 rispetto a ieri), su 128.717 persone: di queste sono risultate positive 3.443 (+1), mentre attualmente sono ancora contagiate 986 (-13), 2.183 sono guarite (+13) e 274 decedute (+1).
Degli attuali 986 positivi, 72 pazienti (-2) sono ricoverati – di cui 7 in terapia intensiva (0) – mentre 914 (-11) sono in isolamento domiciliare.
Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 35 (0 ricoverati, 105 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 16 (3, 147, 11); Catania, 440 (25, 533, 99); Enna, 18 (2, 378, 29); Messina, 136 (24, 372, 57); Palermo, 296 (16, 246, 36); Ragusa, 18 (0, 72, 7); Siracusa, 12 (2, 210, 29); Trapani, 15 (0, 120, 5).
Nel frattempo è necessario rispettare le regole per evitare una nuova impennata del contagio aspettando l’accordo definitivo fra Palermo e Roma che dovrebbe arrivare nella giornata di lunedì 1 giugno quando si tiene la conferenza Stato regioni che prelude alle nuove ordinanza che detteranno le regole per altre due settimane. Per la Sicilia in particolare regole che saranno in vigore almeno dall’8 al 21 giugno
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