Sono 9.747 i nuovi casi di Covid19 registrati a fronte di 32.982 tamponi processati in Sicilia secondo il bollettino odierno. Il giorno precedente i nuovi positivi erano 3.259. Il tasso di positività sale oltre il 29,5.%, il giorno precedente era al 5,3%.
Le vittime, i guariti, gli attuali positivi
La Sicilia è al sesto posto per contagi. Gli attuali positivi sono 129.010 con un aumento di 1.492 casi. I guariti sono 9.320 mentre si registrano 31 vittime e il totale dei decessi resta 11.323.
La situazione negli ospedali
Sul fronte ospedaliero i ricoverati sono 1043, 6 in più rispetto al giorno precedente, in terapia intensiva sono 47, tre in più rispetto al giorno prima.
La situazione nelle singole province
A livello provinciale si registrano a Palermo 1.643 casi, Catania 2.031, Messina 1.806, Siracusa 1.427, Trapani 1007, Ragusa 722, Caltanissetta 625, Agrigento 1.276, Enna 306.
Ospedali sotto pressione in estate
“Stiamo vivendo momenti di recrudescenza negli accessi e aumentano anche i ricoveri. Siamo sotto pressione da tutti i punti di vista. Un fatto che aumenta il burnout e l’insoddisfazione dei medici. Speriamo che le istituzioni possano venirci incontro perché prima o poi ci si stanza di questo meraviglioso mestiere” dice Tiziana Maniscalchi, coordinatrice dei posti letto Covid e responsabile del pronto soccorso del Cervello, nel corso di un vertice nella sede dell’Ordine dei medici, organizzato dalla confederazione Cimo-Fesmed.
Situazione critica al Cervello
La situazione al Cervello è critica ma sotto controllo, dice la Maniscalchi. “Gli accessi sono raddoppiati e raggiungiamo picchi di 50 persone al giorno. La gran parte può essere dimessa perché si tratta di persone vaccinate. Dalle 15 alle 17 persone al giorno però vengono ricoverate perché con polmoniti gravi ed è possibile che si riapra un altro reparto di pneumatologia”.
Preoccupano i fragili
“I fragili sono quelli che la pagano di più e che continuano a rischiare e a morire, anche se in minima parte – continua la responsabile del pronto soccorso del Cervello – I reparti continuano ad avere un altro numero di pazienti fragili ricoverati.
L’appello per il Festino
“Adesso speriamo nella coscienza civica” dice la Maniscalchi pensando al festino di Santa Rosalia e che raccomanda di “andare al Festino ma non passare poi dalla casa del nonno”. “Tutti sono liberi di tornare alla vita normale ma è importante non mettere a rischio i pazienti fragili”.
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