Sono 168 i nuovi casi di Covid19 registrati a fronte di 2.697 tamponi processati in Sicilia secondo il bollettino di ieri. Il giorno precedente i nuovi positivi erano 2.960. Il tasso di positività scende al 6,2%, il giorno precedente era al 17,2%.
La Sicilia è al 20 esimo posto per contagi. Gli attuali positivi sono 47.806 con un decremento di 1.306 casi. I guariti sono 1.466 mentre le vittime sono 8 e portano il totale dei decessi a 11.114.
Sul fronte ospedaliero i ricoverati sono 587, 2 in più rispetto al giorno precedente, in terapia intensiva sono 22, uno in più rispetto al giorno prima.
A livello provinciale si registrano a Palermo 53 casi, Catania 38, Messina 12, Siracusa 12, Trapani 24, Ragusa 6, Caltanissetta 5, Agrigento 15, Enna 3.
A pochi giorni dal via agli esami di maturità, è aperto il dibattito sull’utilizzo o meno delle mascherine da parte degli studenti. A spingere per il ‘no’ è anche il sottosegretario alla salute Andrea Costa, che auspica che un decreto ad hoc possa essere approvato nel prossimo Consiglio dei ministri del 15 giugno.
Secondo il ministro dell’Istruzione Bianchi, a decidere è il presidente di commissione. Replica l’Associazione presidi tramite il presidente Giannelli: “A me non sembra che possa essere un presidente di commissione a decidere se la mascherina si tiene o no: o c’è una ragione sanitaria o non c’è”. Pregliasco a Sky TG24: “Serve cautela”.
Intanto, si mantiene pressochè stabile il numero di nuovi casi di Covid-19 registrati in Italia. Secondo i dati del ministero della Salute riferiti alle ultime 24 ore sono 22.104 i contagi e 60 i morti. Sono 187.234 i tamponi processati e il tasso di positività è all’11,8%. Un grande murales rosanero al Renzo Barbera, 30 artisti per il restyling della cancellata.
Dal 15 giugno si dirà un ulteriore addio alle mascherine. Non serviranno più al cinema, nei teatri e alle manifestazioni sportive al chiuso: ecco cosa cambia
L’ipotesi è che verrà prorogato l’obbligo fino a fine settembre per mezzi di trasporto (“luoghi più affollati e dove ci vuole ancora un po’ di prudenza”), nelle Rsa e negli ospedali, ha detto il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, su Radio Capital sottolineando che si tratta “pochissime restrizioni ancora”
“Dopo 2 anni”, ha aggiunto Costa, “credo sia giunto il momento di dare fiducia ai cittadini. C’è una consapevolezza diversa”. È un atto di fiducia “nei confronti dei cittadini che da due anni e mezzo rispettano regole, restrizioni, nei confronti di quei cittadini che hanno aderito in maniera importante alla campagna di vaccinazione. D’altronde l’obiettivo è quello di convivere con la pandemia e questo vuol dire tornare alla vita sociale, alla normalità”