Sono 138 i casi di Covid19 attualmente in cura in Sicilia, i così detti positivi attivi. Nelle ultime ore sono stati rilevati solo tre casi ma non si tratta di un vero incremento bensì della trasposizione nel report giornaliero di dati in realtà già noti ma non ancora riportati. I nuovi casi registrati fino a ieri sera si riferiscono alla coppia di coniugi rientrata a Ragusa dal Bangladesh la cui positività al tampone non era ancora transitata nei rapporti quotidiani e di un nuovo caso a Bronte, in provincia di Catania reso noto già con un comunicato del sindaco Graziano Calanna. “Purtroppo – afferma – è certo. Ho ricevuto la comunicazione ufficiale da parte dell’Asp. Questa persona sta bene e non presenta sintomi particolari. E’ stata sottoposta a tampone, che purtroppo è risultato positivo”.
“A Bronte nei giorni più difficili dell’emergenza – sottolinea il sindaco – il coronavirus è stato presente e diverse famiglie sono state sottoposte a quarantena. Complessivamente le persone contagiate sono state otto, anche se l’Asp le ha sempre considerate nove a causa di una omonimia con una donna che però non era residente a Bronte”.
Ma il dato che lascia perplessi è quello dei guariti che resta fermo da giorni. Complessivamente sono 2674 così come le vittime restano 282.
Sul fronte ospedaliero sono 15 i ricoverati nell’isola e soltanto 2 sono in terapia intensiva mentre 121 sono assistiti a casa dove si trovano in quarantena. I tamponi eseguiti nelle ultime ore sono 2694 su un totale di quasi 220mila da inizio pandemia.
Infine c’è l’indice di trasmissibiltà del virus. In attesa della nuova rilevazione che sarà effettuata venerdì prossimo gli esperti considerano stabile l’indice di 0,14 rilevato ieri per la Sicilia e che non dovrebbe essere intaccato dall’andamento dei nuovi casi. Un indice molto basso che ha permesso di riaprire in toto io trasporti urbani ed extraurbani senza più distanziamento sociale
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