Sono 2.878 i nuovi casi di Covid19 registrati a fronte di 16.285 tamponi processati in Sicilia secondo il bollettino di ieri. Il giorno precedente i nuovi positivi erano 2.734. Il tasso di positività sale al 17,6%, il giorno precedente era al 15,2%.
La Sicilia è al sesto posto per contagi. Gli attuali positivi sono 47.160 con un decremento di 85 casi. I guariti sono 3.450 mentre le vittime sono 10 e portano il totale dei decessi a 11.101.
Sul fronte ospedaliero i ricoverati sono 583, 3 in meno rispetto al giorno precedente, in terapia intensiva sono 25, uno in meno rispetto al giorno prima.
A livello provinciale si registrano a Palermo 1.064 casi, Catania 914, Messina 287, Siracusa 299, Trapani 148, Ragusa 259, Caltanissetta 117, Agrigento 232, Enna 55.
Nella settimana dal 6 al 12 giugno si assiste, per la prima volta dopo due mesi, ad un incremento delle nuove infezioni. L’incidenza di nuovi positivi è pari a 17316 (+21.9%), con un valore cumulativo di 360.64/100.000 abitanti. E’ quanto si legge nel bollettino settimanale a cura del dipartimento Asoe, Attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico.
Il tasso di nuovi casi più elevato rispetto alla media regionale si è registrato nelle province di Catania (424/100.000) e Siracusa (415/100.000).
Le fasce d’età maggiormente a rischio risultano quelle tra i 60 e i 69 anni (401/100.000), tra i 45 ed i 59 anni (495/100.000) e tra i 70 ed i 79 anni (386/100.000).
Le nuove ospedalizzazioni, invece, si riducono lievemente.
I dati relativi alla campagna vaccinale fanno riferimento alla settimana dall’8 al 14 giugno. Nella fascia d’età 5 – 11 anni, i vaccinati con almeno una dose si attestano al 27,58% del target regionale. Hanno completato il ciclo primario 73.110 bambini, pari al 23,72%.
Gli over 12 anni vaccinati con almeno una dose si attestano al 90,56%. Ha completato il ciclo primario l’89,28% del target regionale. Complessivamente i vaccinati con terza dose sono 2.734.514 pari al 73,23% degli aventi diritto. Sono 999.582 i cittadini che possono effettuare la somministrazione booster, ma non l’hanno ancora fatta.
Dal primo marzo è iniziata la somministrazione della quarta dose nei soggetti over 12 con marcata compromissione della risposta immunitaria e che hanno già completato il ciclo vaccinale primario con tre dosi da almeno 120 giorni. Dal 12 aprile la somministrazione della quarta dose è stata estesa agli over 80, ospiti dei presidi residenziali per anziani e ai soggetti tra i 60 e 80 anni affetti da condizioni di particolare fragilità che abbiano effettuato la terza dose da oltre 120 giorni senza intercorsa infezione da Covid-19. Dal 1 marzo sono state effettuate complessivamente 28.726 somministrazioni di quarta dose di cui 20.726 ad over 80.
Siamo di fronte a una “variante più diffusiva che però non sta creando problemi di peso negli ospedali. Diciamo un’ondata estiva che credo sarà anche autolimitante, già iniziata in altri Paesi europei e ora anche in Italia ma che non va vista né con paura né con ossessione”. Così il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, a ‘L’Italia s’è desta’ su Radio Cusano Campus sull’aumento di nuovi casi Covid19.
“Diversamente dallo scorso anno la maggior parte della popolazione – ha detto – è vaccinata, ha fatto due dosi, e un 70% ha fatto la terza dose. Sarà tutto sotto controllo, però questo significa usare le solite cautele“.
E ci sono novità sulle mascherine anti Covid19. Il Ministro della Salute, Roberto Speranza (che è in isolamento perché positivo al coronavirus), ha firmato ieri, mercoledì 15 giugno, l’ordinanza ponte, in vista dell’entrata in vigore del decreto, con cui viene prorogato l’uso delle mascherine FFP2 nelle strutture sanitarie, nelle RSA e nel trasporto pubblico, fatta eccezione per quello aereo. Tali obblighi sono prorogati fino al 30 settembre. Decade, inoltre, l’obbligatorietà dell’uso delle mascherine per gli esami di stato ma sono raccomandate. Decaduto anche l’obbligo di vaccinazione per gli over 50.