Si aprono spiragli di lento ritorno alle normalità nei prossimi giorni in Sicilia e poi, pian piano, anche nelle altre aree del Paese. I governatori chiedono di poter riaprire, nelle aree del paese a basso contagio, bar, ristoranti, parrucchieri e centri estetica dall’11 maggio e palestra già dal 25 ma il governo vuole essere più prudente ed ad anticipato lo studio di una deroga per le Regione che riguarda bar e ristoranti e sale da barba per il 18 maggio, non prima e solo a condizione che i dati sull’andamento dell’epidemia covid19 lo permettano
Elementi che riportano sempre l’attenzione sull’andamento del contagio soprattutto in una regione come la Sicilia
Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 16 di oggi, in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale.
Dall’inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 95.695 (+2.696 rispetto a ieri), su 85.674 persone: di queste sono risultate positive 3.288 (+7), mentre attualmente sono ancora contagiate 2.127 (-74), 910 sono guarite (+80) e 251 decedute (+1).
Degli attuali 2.127 positivi, 370 pazienti (-14) sono ricoverati – di cui 21 in terapia intensiva (-4) – mentre 1.757 (-60) sono in isolamento domiciliare.
Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 69 (0 ricoverati, 65 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 99 (16, 52, 11); Catania, 694 (82, 243, 90); Enna, 288 (114, 104, 29); Messina, 362 (71, 138, 52); Palermo, 396 (58, 96, 31); Ragusa, 37 (3, 50, 7); Siracusa, 111 (36, 99, 25); Trapani, 71 (4, 63, 5).
Intanto una buona notizia diffusa oggi è il raggiungimento del dato contagio zero a Salemi in provincia di Trapani che fino a domenica scorsa era una delle quattro zone rosse siciliane poi cancellate dal governatore. Un bilancio importante e un dato che fa ben sperare
Oggi, inoltre, è rientrato in Italia l’italiano di doppia nazionalità ammalatosi in Guinea. E’ ricoverato all’ospedale Cervello di Palermo dopo un lungo viaggio con un aereo dell’aeronautica militare e con tutte le precauzioni sanitarie prese tanto a bordo del velivolo quanto in tutte le altre fasi del trasporto in piena sicurezza proprio per evitare che chiunque potesse entrare in contatto con il virus
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