Sono 84 i nuovi casi di Covid19 registrati in Sicilia nelle ultime 24 ore. Salgono a 104 le persone ricoverate ma restano 13 quelle che necessitano di cure in terapia intensiva.
Nel complesso salgono a 1454 gli attuali positivi attivi nell’isola, 1337 dei quali in regime di isolamento domiciliare.
Sono stati eseguiti più del doppio dei tamponi di ieri 5214 che portano il totale a oltre 380.000. Resta fermo a 289, per fortuna, il totale delle vittime dell’epidemia nell’isola. Da segnalare anche 9 guariti: ieri erano stati quattro.
Sul fronte della distribuzione territoriale è Trapani a preoccupare con 41 casi, 39 dei quali riferibili al cluster di Salemi, 20 nel Palermitano, 14 sono i casi nel catanese, 4 nel Messinese, 4 nel Ragusano e uno nel Siracusano
Nonostante la situazione sotto controllo a livello ospedaliero preoccupano, però, i tanti casi scoperti nelle amministrazioni pubbliche in giro per l’isola. Si va dalla Rap, l’azienda dei rifiuti di Palermo dove la raccolta è rallentata per effetto dei 12 positivi, dei tanti tamponi in esecuzione e dei tanti assenti per malattia non correlata al virus. Manca all’appello circa il 40% degli addetti con conseguenze facilmente prevedibili.
Ma anche il Comune di Palermo ha dovuto chiudere e sgomberare il polo tecnico per un sospetto caso di positività in attesa dei riscontri e di tutte le verifiche e sanificazione.
Anche un medico del centro di igiene dell’Asp di Palermo è risultato positivo e questo crea apprensione e difficoltà anche nel mondo sanitario.
Ma la situazione è difficile non solo a Palermo. Sono 25 i positivi a Portopalo conferma il sindaco che cerca di smorzare la tensione e invita i suoi concittadini ad evitare la ‘caccia alle streghe’ che sembra scoppiata nella cittadina.
Tre nuovi positivi, poi, vengono segnalati a Giardini Naxos nel Messinese, quindi nell’area di Taormina. E la situazione attuale in Sicilia ha consigliato di annullare l’edizione 2020 del Cous cous fest che doveva svolgersi fra due settimane a San Vito Lo Capo. Un danno enorme da un punto di vista economico ma una misura di prudenza necessaria vista la diffusione del contagio in questi giorni di settembre
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