Sono 695 i nuovi positivi al Covid19 registrati in Sicilia nelle ultime 24 ore. Salgono così a 10555 gli attuali positivi con un incremento di 666. Di questi 737 sono i ricoverati: 642 in regime ordinario e 95 in terapia intensiva con un incremento di cinque ricoveri. 9.818 si trovano in isolamento domiciliare.
Anche oggi si registrano nuove vittime, sono ben 11 i decessi che portano il totale a 428. I guariti sono 18. I tamponi effettuati sono 5193.
Su fronte della distribuzione territoriale Catania è in testa al contagio per il secondo giorno consecutivo oggi con 227 casi seguita da Palermo con 194 nuovi positivi in più, a Ragusa sono 98, a Messina 52, a Caltanissetta 46, ad Agrigento 28; a Enna 21; Siracusa 15, Trapani 14.
Intanto entra in vigore a mezzanotte il nuovo dpcm che riporta l’Italia quasi in lockdown chiudendo tutto alle 18 e bloccando completamente ogni tipo di attività ludico, sportiva e culturale ad accezzione di quelle agonistiche annaffiate di denaro. E sul provvedimento scatta loscontro con le regioni.
“Il governo nazionale si è assunto la responsabilità di fare pesare le chiusure sul settore della ristorazione, della cultura e dello sport. Le Regioni italiane, con un documento unanime, avevano chiesto di fare altro e di muoversi in direzione di scelte ragionate e sostenibili sotto il profilo dell’equilibrio tra diritto alla salute e diritto ad una vita quanto più ordinaria possibile, in un periodo del tutto straordinario” dice il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, commentando il nuovo Dpcm, firmato in nottata dal presidente del Consiglio dei ministri.
“L’ordinanza da me adottata – che permane nella sua efficacia per tutte le misure più restrittive – prosegue Musumeci – ha scelto come linea di intervento la riduzione della mobilità, tenuto conto della circostanza che il contagio viene anzitutto arginato con la riduzione degli spostamenti e della circolazione dei cittadini. Per questo appare difficile da sostenere la decisione di gravare su comparti nei quali il controllo delle misure è sempre stato più efficace, rispetto ad altri che, per loro natura, sono destinati ad ampie frequentazioni. Tuttavia, poiché solo il governo centrale può assicurare il concreto ristoro per le attività destinate alla chiusura, senza alcuna polemica e con spirito costruttivo chiedo al presidente Conte di varare con la necessaria celerità le misure per la liquidità immediata e per garantire aiuti. Va neutralizzata la tensione sociale. Ancora una volta faccio appello al buonsenso di tutti e alla necessità di stare uniti. Altrimenti sarà tutto più difficile”.
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