- Prende il via oggi in Sicilia l’anno scolastico 2021/2022
- L’intervista a Stefano Suraniti, direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale della Sicilia
- In Sicilia, almeno al momento, le lezioni saranno in presenza
Inizia il terzo anno scolastico al tempo del Covid19. Come sarà? Difficile rispondere al momento, certamente la scuola è cambiata e non poco. Della situazione attuale e delle prospettive future – anche se non è facile delinearle – BlogSicilia ha parlato con Stefano Suraniti, direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale della Sicilia.
Lezioni in presenza in Sicilia
La campanella suona oggi. Cosa è cambiato rispetto all’anno scorso?
“Le lezioni in Sicilia inizieranno in presenza per le scuole di ogni ordine e grado con l’applicazione di misure organizzative che garantiscono la sicurezza di studenti, famiglie e personale della scuola: è un’ulteriore e importante occasione di fare rivivere pienamente il senso di comunità educante della scuola.
Con il decreto Sostegni Bis sono state stanziate a beneficio delle istituzioni scolastiche e degli enti locali le risorse per l’avvio e lo svolgimento dell’anno scolastico 2021/22.
Sono stati assegnati agli Enti locali siciliani quasi 24 milioni di euro finalizzati a lavori di edilizia, affitti e noleggi di strutture temporanee da destinare alle attività didattiche.
È stato istituito il “fondo per l’emergenza epidemiologica da COVID-19” per l’anno scolastico 2021/2022, destinato alle istituzioni scolastiche statali per l’acquisto, tra l’altro, di servizi professionali, per la sicurezza tecnica nei luoghi di lavoro, per la didattica a distanza, per l’assistenza medico-sanitaria e psicologica, e per l’adattamento degli spazi interni ed esterni, compresi interventi di piccola manutenzione, di pulizia straordinaria e sanificazione. Alle scuole della Sicilia la somma complessiva assegnata è di circa € 33 milioni.
Per consentire alle istituzioni scolastiche la pianificazione flessibile di tempi e spazi necessari a garantire lo svolgimento in sicurezza delle attività scolastiche in presenza e il recupero degli apprendimenti, alla Sicilia sono stati assegnati circa € 32 milioni per il conferimento di ulteriori incarichi temporanei dalla data di presa di servizio fino al 30 dicembre 2021:
a) di personale docente con contratto a tempo determinato, per lo svolgimento di attività finalizzate al recupero degli apprendimenti;
b) di personale amministrativo, tecnico e ausiliario con contratto a tempo determinato, per finalità connesse all’emergenza epidemiologica.
Rispetto allo scorso anno scolastico è stata anche realizzata una importante campagna vaccinale che ha coinvolto il personale scolastico e gli studenti della fascia di età dai 12 ai 19 anni”.
In Sicilia 690mila alunni
Quanti sono gli studenti siciliani che torneranno tra i banchi di scuola?
“Il 16 settembre torneranno tra i banchi di scuola 690.000 alunni”.
E i docenti e il personale scolastico?
“Circa 83.000 docenti e 21.000 ATA (dsga, assistenti amministrativi, collaboratori scolastici e assistenti tecnici)”.
Scuola, vaccino e misure di contrasto al virus
Quale è la percentuale di vaccinati tra docenti e personale scolastico?
“A circa il 90% del personale scolastico siciliano è stata somministrata la prima dose del ciclo vaccinale. Sicuramente nei prossimi giorni ci sarà un ulteriore incremento della percentuale di personale vaccinato.
Ritengo fondamentale ricordare che la vaccinazione rappresenta un importante gesto di responsabilità individuale e collettiva”.
Gli studenti dovranno indossare le mascherine e rispettare la distanza di sicurezza. Ci sono altre regole alle quali bisognerà attenersi?
“Gli studenti dovranno indossare sempre la mascherina di tipo chirurgico, fatta eccezione per i bambini di età inferiore a 6 anni e per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina. E’ inoltre raccomandato il rispetto di una distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, salvo che le condizioni strutturali-logistiche degli edifici scolastici non lo consentano. E’ sempre raccomandata l’igiene delle mani con soluzioni alcoliche”.
Il green pass
Green pass obbligatorio per prof e personale scolastico. Realizzata anche una piattaforma ministeriale per le verifiche. I dirigenti scolastici invocano però maggiore chiarezza…
“Il DL 111/2021 ha previsto l’obbligo del certificato verde per tutto il personale scolastico. Il controllo della validità del certificato è a cura del dirigente scolastico, o di soggetti da lui delegati. E’ stata messa a disposizione una piattaforma informatica che consente di verificare in pochi secondi il possesso del certificato verde da parte del personale scolastico.
Inoltre con il DL 122/2021 è stato introdotto l’obbligo del certificato verde per il personale non scolastico che presta la propria attività nelle scuole e per i genitori in caso di ingresso a scuola.
Per supportare i dirigenti scolastici nell’attuazione della normativa, l’USR ha Sicilia ha organizzato conferenze di servizio con tutte le scuole della regione, statali e paritarie, rispondendo ai quesiti posti”.
Ci sono stati, come a Torino, casi di prof respinti all’ingresso della scuola, il giorno della presa di servizio, perché in possesso di una certificazione medica non ritenuta valida dal preside, che è stato anche denunciato da un insegnante. Si va verso il caos? Ci auguriamo di no…
“In Sicilia si è verificato solamente un numero limitatissimo di casi in cui il certificato verde rilasciato a seguito di tampone non risultava ancora registrato nel sistema informativo del Ministero della Salute, con conseguente difficoltà di accertamento di validità da parte della scuola.
Si sono anche verificati rari casi nei quali il personale scolastico non era in possesso del Green Pass e in tali occasioni si è applicata l’attuale normativa che prevede l’assenza ingiustificata e la sospensione dal servizio”.
I giudici del TAR del Lazio hanno sentenziato che è giusto sospendere dal lavoro e dallo stipendio i docenti non vaccinati e il personale scolastico sprovvisto di Green Pass. Quale è la sua opinione a tal proposito?
“Si tratta di applicare le norme vigenti che rappresentano un obbligo per i cittadini e per le pubbliche amministrazioni.
La sospensione dal servizio è prevista a partire dal quinto giorno di assenza ingiustificata”.
La scuola che cambia
Di sicuro, a causa della pandemia, la scuola è stata costretta a cambiare, così come il rapporto tra docenti e alunni. Basti pensare alla controversa didattica distanza, efficace per alcuni, assai carente per altri. In quale direzione stiamo andando?
“Come già detto la direzione è quella della scuola in presenza, che consentirà alle studentesse e agli studenti di ritrovare la socialità e di recuperare apprendimenti.
In questi ultimi 18 mesi il Ministero dell’Istruzione ha realizzato interventi integrati e sistemici sulle tecnologie didattiche e la didattica digitale e in particolare su: piattaforme, dispositivi digitali e di connettività per gli studenti, e formazione dei docenti.
In generale la didattica digitale ha permesso di accelerare l’innovazione didattica e la sperimentazione di metodologie di insegnamento, attraverso la costruzione partecipata e collettiva di percorsi interdisciplinari e del sapere, che potranno essere utilizzate per aumentare la qualità della didattica in presenza”.
Necessari resilienza e spirito critico
Quale è l’augurio che vuole rivolgere agli studenti siciliani in vista del nuovo anno scolastico?
“L’auspicio è che quest’anno scolastico possa fare riscoprire alle studentesse e agli studenti la pienezza delle relazioni e della socialità. Mi preme ringraziare gli studenti per il senso di responsabilità dimostrato durante la pandemia, e li invito a essere sempre curiosi e motivati al fine di affrontare le difficoltà e il percorso di crescita con resilienza e spirito critico”.
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