Manca poco più di un mese all’inizio delle lezioni dell’anno scolastico 2022-2023. La campanella suonerà il 19 settembre. Tra le incognite del rientro in classe quello del Covid19. La pandemia non ha abbandonato la nostra vita e quello delle regole di contenimento nelle aule potrebbe essere un problema. L’auspicio di molti è quello che l’obbligo delle mascherine possa esse solo un cattivo ricordo.
L’onorevole all’Ars, esponente dei Fratelli d’Italia, Giusy Savarino lancia un appello su Facebook all’assessore regionale Alessandro Aricò.
“Con l’avvicinarsi di settembre e il rientro dei nostri ragazzi a scuola lancio un appello all’Assessore Aricò, certa che la sua sensibilità farà sì che non rimanga inascoltato. Lo faccio da mamma ancor prima che da deputato, affinché si reperiscano i fondi per dotare le aule scolastiche di sistemi di filtraggio, aerazione meccanica e depurazione”.
Il depurato regionale continua: “Una misura anti-covid19 che se applicata avrebbe il doppio vantaggio di tutelare la salute dei più giovani svincolandoli dalla schiavitù della mascherina ffp2 e di garantire loro una piena socializzazione e una esperienza scolastica in sicurezza. La scuola e il benessere dei nostri giovani in cima alle priorità!”.
Intanto, nemmeno le istituzioni sono esenti dagli aumenti omnidirezionali causati dalla crisi in Ucraina. Fra questi, gli incrementi delle spese di luce e gas che, sottolinea il ragioniere generale Bohuslav Basile, hanno causato “un deciso incremento di spesa per le forniture energetiche (gas e luce), che si è ancor più evidenziato oltre le più pessimistiche previsioni sin dai primi mesi del corrente anno”.
Fatto a cui è seguito “il rimpinguamento dei capitoli relativi alle forniture per almeno il 70% degli stanziamenti: 10 milioni per i consumi della pubblica illuminazione e un altro milione per le scuole”. Revisione delle spese bilanciabile, almeno per il 2022, attraverso fondi statali, necessari “per fronteggiare l’incremento abnorme del costo della bolletta energetica, mentre, in caso di conferma per l’anno 2023 dell’incremento, in atto non è possibile individuare alcuna misura finanziaria”.