Sale il contagio a scuola e torna la Didattica a distanza anche a fronte di un solo caso in classe mentre si sospendono i programmi di test a campione negli istituti scolastici
Incidenza settimanale ancora in crescita del numero di nuovi casi di infezione da Covid1q, in età scolare, pari a 125 per 100.000 abitanti nel periodo 19-25 novembre, “valore ben lontano da quello ottimale per il tracciamento e il contenimento ovvero di 50 per 100.000.
Per effetto dell’incidenza troppo alta stop ai test a scuola. E’ quanto dispone la circolare firmata dal dg Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, e dal Capo dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali del ministero dell’Istruzione, Jacopo Greco, che stabilisce la Dad anche con un solo contagio.
La circolare aggiorna le indicazioni per l’individuazione e la gestione dei contatti di casi di infezione da Covid19 in ambito scolastico e fa seguito alla Circolare a firma congiunta tra ministero della Salute e ministero dell’Istruzione del 3 novembre scorso. Di fatto si torna indietro sulla gestione dei casi e si dispone la dad obbligatoria per la classe nella quale si sia registrato anche un solo caso
‘Ultimamente – si legge nella circolare – si sta assistendo ad un aumento rapido e generalizzato del numero di nuovi casi di infezione da Covid19, anche in età scolare.
“Nel caso in cui le autorità sanitarie siano impossibilitate ad intervenire tempestivamente o comunque secondo la organizzazione di regione/P.A. o ASL, il dirigente scolastico venuto a conoscenza di un caso confermato nella
propria scuola è da considerarsi autorizzato, in via eccezionale ed urgente – si legge nel documento – a disporre la didattica a distanza nell’immediatezza per l’intero gruppo classe ferme restando le valutazioni della ASL in ordine all’individuazione dei soggetti (da considerare ‘contatti stretti’ a seguito di indagine epidemiologica) da sottoporre formalmente alla misura della quarantena. Rimane valida l’opportunità per i Dipartimenti di Prevenzione di scegliere la strategia di controllo per la tutela della salute pubblica per ogni singola indagine di focolaio epidemico in ambito scolastico.
Intanto per questa settimana è atteso il via libera dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) per le somministrazioni dei vaccini anti Covid19 ai bambini tra i 5 e gli 11 anni. Dopodiché sarà (forse) ufficializzata la data di giovedì 23 dicembre. Lo ha annunciato Franco Locatelli, coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico (CTS).
Domani, mercoledì 1 dicembre, si riunirà la Commissione tecnico scientifica dell’AIFA per avviare l’esame per l’approvazione nel nostro Paese del vaccino anti Covid19 anche per i bambini dai 5 agli 11 anni. Dopo il parere, l’Agenzia del Farmaco formalizzerà l’autorizzazione, che comprenderà anche le modalità raccomandate di utilizzo. Nei giorni scorsi l’EMA, l’Agenzia Europea del Farmaco, ha già raccomandato l’approvazione del vaccino di Pfizer per la fasci 5 – 11 anni.