- Covid19 e scuola, la nuova nota del Miur
- Elaborata con l’Istituto Superiore di Sanità e le Regioni
- Spiega cosa fare in caso di contagio negli istituti scolastici
Lo scorso 6 novembre è stata diramata alle scuole d’ogni ordine e grado del territorio la nuova nota tecnica con le recenti “Indicazioni per l’individuazione e la gestione dei contatti di casi di infezione da SARS-CoV-2 in ambito scolastico”.
La necessità di contenere i contagi
La nota, elaborata con il contributo dell’Istituto Superiore di Sanità e dei Ministeri della Salute e dell’Istruzione, con la collaborazione delle Regioni, intende favorire l’erogazione del servizio scolastico così da renderlo il più possibile conforme sulla penisola alla luce delle necessità di ricorrere a un contenimento dei contagi dal nuovo coronavirus.
Nel caso di accertata positività
Nel documento, dai contenuti eminentemente tecnici e sostanzialmente indirizzato alle autorità sanitarie locali per espressa previsione del Ministero, si stabilisce primariamente che in caso di accertata positività in ambito scolastico, il dirigente o un suo delegato informi il competente dipartimento di prevenzione e sospenda temporaneamente le attività didattiche per i contatti scolastici interessati.
I “contatti scolastici”
Nella definizione dei “contatti scolastici” – prosegue la nota – si avrà cura di considerare tali fattispecie:
bambini appartenenti alla stessa sezione o gruppo del caso positivo (con riferimento ai servizi educativi per l’infanzia e alle scuole dell’infanzia), i compagni di classe del caso positivo (scuola primaria e secondaria),
il personale scolastico (educatori/operatori/insegnanti) che abbia svolto attività in presenza per almeno 4 ore nello stesso ambiente del caso positivo.
A tali categorie di contatti scolastici così come declinati dal Ministero, si aggiungono altresì quelli intervenuti nelle 48 ore prima dell’insorgenza dei sintomi del caso preso in considerazione ovvero nello stesso intervallo temporale antecedente la data di esecuzione del test risultato positivo (qualora si tratti di caso asintomatico). I contatti scolastici saranno pertanto sottoposti a test diagnostici secondo tempistiche individuate dai dipartimenti di sanità pubblica, con conseguente rientro in comunità solo previa attestazione rilasciata per l’occasione dai servizi di igiene e sanità pubblica. La disciplina di cui alla nota prevede una differenziazione a seconda della positività (anche plurima) riscontrata tra gli alunni o gli altri operatori scolastici nonché in base alla fascia d’età degli allievi (0-6 anni ovvero di scuola primaria o secondaria). La tempistica dei monitoraggi con testing dipenderà inoltre anche dal diverso stato di immunizzazione di chi si ritrovi positivo ovvero se risulti vaccinato o meno (e se in un intervallo inferiore o meno ai 6 mesi).
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