No ai rientri a casa per i ricongiugimenti familiarei, no ai viaggi fra regioni e no perfino agli spostamenti fra comuni in zona gialla. Coprifuoco allargato come orario, niente ristoranti e niente cenone neanche a casa. Sarà un Natale di privazioni quello che il governo prepara per gli italiani.
“Dobbiamo disincentivare gli spostamenti tra regioni il 25, 26 e primo gennaio e limitare anche gli spostamenti tra comuni. Dobbiamo affrontare le feste con massima serietà se non vogliamo nuove chiusure a gennaio. Per le feste le limitazioni previste dovranno essere rafforzate anche nel quadro di un coordinamento europeo. Bisogna limitare il più possibile i contatti tra persone” ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, riferendo al Senato sulle misure in preparazione e che stasera dovrebbero vedere la luce per entrare in bigore dopodomani 4 dicembre.
“Le ordinanze sono scelte ispirate dal principio di precauzione che hanno aiutato a ridurre il contagio e il numero dei nuovi casi. Il governo si è assunto la responsabilita’ di scelte difficili ma necessarie. Senza di esse la pressione sugli ospedali diverrebbe insostenibile. Dall’analisi dei dati nel loro quadro evolutivo emerge che le misure adottate iniziano a dare primi incoraggianti risultati e tutto lascia prevedere che prossimo monitoraggio dovrebbe confermare il calo di rt . Sono fiducioso che a breve l’indice possa scendere sotto1” ha proseguito il ministro della Salute.
“L’obiettivo del governo è piegare la curva senza un lockdown generalizzato. L’esperienza di queste settimane ci dice che la scelta di un modello su gradi di rischio appare essere in grado di appiattire la curva del contagio senza un lockdown. La situazione pero è seria e non puo’ essere sottovalutata”.
“Per la stabilizzazione dei primi risultati c’è bisogno di altre settimane di sacrifici e poi di una cura di mantenimento. L’onda resta ancora molto alta quindi attenzione a non scambiare un primo raggio di sole con scampato pericolo. Non facciamoci illusioni, se abbassiamo la guardia la terza ondata è dietro l’angolo”.
Per uscire da questa situazione disastrosa si punta molto sul vaccino “L’acquisto del vaccino è centralizzato e sarà somministrato gratuitamente a tutti gli italiani. E’ probabile che saranno necessarie due dosi per ogni vaccinazione, l’Italia ha opzioni per 202 milioni di dosi. Le prime dosi potranno cominciare ad essere disponibili da gennaio”.
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