Scendono a 10 le Regioni che superano la soglia di allerta del 15% per l’occupazione dei reparti ordinari da parte di pazienti Covid19, rispetto alle 12 della scorsa settimana.
Le regioni che superano la soglia di allerta
Il valore più alto è in Umbria. Le regioni sono: Abruzzo (20,6%); Basilicata (23,2%); Calabria (21,3%); Campania (15,7%); Molise (15,3%); Puglia (17,2%); Sardegna (15,7%); Sicilia (18,6%); Umbria (31,6%); Valle d’Aosta (16,6%). Emerge dalla tabella sugli indicatori decisionali, secondo quanto si apprende, che accompagna il monitoraggio settimanale sul Covid19.
Le terapie intensive
Nessuna Regione supera invece la soglia di allerta del 10% per l’occupazione delle terapie intensive.
L’incidenza: il valore più elevato in Abruzzo, Molise e Umbria
Per quanto riguarda l’incidenza – secondo quanto indicato nella tabella sugli indicatori decisionali che accompagna il monitoraggio settimanale sul Covid dell’Iss e ministero della Salute – il valore più elevato si registra in Abruzzo con 766,9 casi per 100mila abitanti; Molise con 621,8 e Umbria con 602,8.
Covid19 in Sicilia, il bollettino di ieri
Sono 980 i nuovi casi di Covid19 registrati a fronte di 8.639 tamponi processati in Sicilia. Il giorno precedente i nuovi positivi erano 2.767. Il tasso di positività scende al 11,3%, il giorno precedente era al 12,6%.
Le vittime, i guariti, gli attuali positivi
La Sicilia è al dodicesimo posto per contagi. Gli attuali positivi sono 97.986 con un decremento di 3.016 casi.
I guariti sono 4.161 mentre le vittime sono 10 e portano il totale dei decessi a 10.737.
La situazione negli ospedali
Sul fronte ospedaliero i ricoverati sono 717, 11 in meno rispetto al giorno precedente, in terapia intensiva sono 10 due in meno rispetto al giorno precedente.
La situazione nelle singole province
A livello provinciale si registrano a Palermo 210 casi, Catania 157, Messina 121, Siracusa 107, Trapani 184, Ragusa 73, Caltanissetta 121, Agrigento 83, Enna 99.
Covid: Regione, 889mila non hanno fatto dose booster
Nella settimana dal 2 all’8 maggio si registra un decremento delle nuove infezioni. L’incidenza di nuovi positivi, è pari a 23.106 (-13.69%), con un valore cumulativo di 478,02/100.000 abitanti. Il tasso di nuovi casi più elevato rispetto alla media regionale si è registrato nelle province di Siracusa (573/100.000 abitanti) e Messina (558/100.000). Le fasce d’età maggiormente a rischio risultano quelle tra gli 11 e i 13 anni, (661/100.000) e tra i 6 e i 10 anni (620/100.000). Incidenze superiori alla media in generale tra i 6 e i 18 anni. Le nuove ospedalizzazioni continuano a diminuire. Lo dice il bollettino settimanale della Regione siciliana.
I dati relativi alla campagna vaccinale fanno riferimento alla settimana dal 4 al 10 maggio.
Nella fascia d’età 5-11 anni, i vaccinati con almeno una dose si attestano al 27,51% del target regionale e 74.440 bambini, pari al 23,64%, risultano con ciclo primario completato. Gli over 12 anni vaccinati con almeno una dose si attestano all’90,06%, mentre risulta aver completato il ciclo primario l’88,77% del target regionale. Attualmente 889.933 cittadini – dice la Regione – possono effettuare la somministrazione booster, ma non l’hanno ancora fatta. Complessivamente i vaccinati con terza dose sono 2.719.424 pari al 75,34% degli aventi diritto.
La quarta dose, chi può sottoporsi alla somministrazione
Dal primo marzo è iniziata la somministrazione della seconda dose booster (quarta dose) per gli over 12 con mancata compromissione della risposta immunitaria e che hanno già completato il ciclo primario da almeno 120 giorni. Dal 12 aprile è stata estesa la somministrazione della quarta dose agli over 80, ospiti dei presidi residenziali per anziani e ai soggetti tra i 60 e 80 anni affetti da condizioni di particolare fragilità. Hanno diritto alla quarta dose quanti abbiano ricevuto la terza dose da oltre 120 giorni senza intercorsa infezione da Covid-19. Dal primo marzo sono state effettuate complessivamente 12.853 somministrazioni di quarta dose, delle quali 8.729 ad over 80.
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