“Il laboratorio di analisi dell’ospedale Policlinico di Palermo che può certificare e refertare i tamponi Covid è rimasto senza tecnici. I sette operatori Cococo sono stati assunti 5 all’ospedale Villa Sofia e 2 all’Asp. Questo crea già problemi per quanti devono essere ricoverati. Anche perché il laboratorio dell’Asp oltre il venerdì non accetta tamponi e non lavora nei notturni”.
È quanto afferma Angelo Collodoro vice segretario siciliano del sindacato Cimo.
“Al Policlinico gli operatori sono allo stremo – aggiunge Collodoro – Con la situazione in evoluzione non può essere lasciato sguarnito un presidio così importante”.
Una grave criticità dunque da risolvere per l’ospedale palermitano, anche perché, i casi di contagio in Sicilia sono in aumento.
Sono 28 i nuovi casi di Covid19 registrati in Sicilia nelle ultime 24 ore.
Di questi 9 sono migranti e 19 siciliani. Tornano a salire i casi a Catania, dieci in più nelle ultime 24 ore. A Ragusa sono tre. A Enna ci sono sei positivi tutti migranti. A Messina un positivo in più come a Palermo. Qui il positivo è un migrante. A Caltanissetta due positivi in più e sono migranti. Mentre a Siracusa i positivi in più sono cinque e tutti siciliani. Non ci sono nuovi ricoveri né aumenti in terapia intensiva.
Si tratta dei dati comunicati dal sistema regionale alla Protezione Civile e resi noti attraverso la scheda report quotidiana del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità.
I maggiori aumenti di contagi nelle ultime 24 ore si sono verificati in Lombardia (76), Veneto (63), Emilia Romagna (44), Piemonte (31) e Sicilia (28). Le persone, tra dimessi e guariti, sono 201.947 (+305). I tamponi effettuati nell’ultimo giorno sono 53.298, circa seimila in meno di ieri.
L’esame del tampone resta indispensabile per comprendere se una persona abbia contratto o meno il pericoloso virus da qui la denuncia del Cimo affinché il laboratorio di analisi del Policlinico che deve esaminare i tamponi venga potenziato.