Protesta venerdì mattina davanti a palazzo d’Orleans, sede del governo regionale. del personale del 118 siciliano.
Una manifestazione per fare conoscere le difficoltà dei sanitari e degli operatori soccorritori che in questi lunghi mesi di pandemia sono stati impegnati in prima linea nell’affrontare l’emergenza. Alcune richieste sono operative: come quello di realizzare un percorso sporco pulito quando si va a sanificare l’ambulanza.
O ancora rendere più veloci le operazioni ai pronto soccorso senza essere costretti a stazionare ore prima di affidare il paziente. Oppure il rifornimento dei dispositivi di protezione che a volte sono carenti e non sempre del tutto efficaci.
“Siamo stanchi di essere dimenticati dalla politica, dalle istituzioni e dall’azienda – dicono i rappresentati del Mud 118 movimento che raggruppa centinaia di iscritti – Non è possibile che chi lavora per salvare vite umane debba essere vittima di una serie di inadempienze su materie importanti che stanno alla base del nostro lavoro. Il virus contagia tanti cittadini, ma anche gli autisti soccorritori.
Ogni giorno assolviamo con onore al nostro dovere, facendo turni massacranti, combattendo la pandemia 24 ore al giorno senza fermarci con delle criticità più volte segnalate e non risolte. Anche noi abbiamo famiglie e bambini a noi cari. Riteniamo essere vittime di errori commessi da chi sta seduto dietro una poltrona senza assumersene le responsabilità, a differenza nostra che paghiamo sempre ovunque e comunque. Ora basta. Vanno bene le mascherine chirurgiche ma no i bavagli”.
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