Alcuni positivi in una classe della scuola elementare dell’istituto comprensivo Emanuele Armaforte ad Altofonte nel Palermitano e per gli alunni da oggi inizia l’isolamento e le lezioni in Dad. A comunicare l’aumento dei casi nel comune è lo stesso sindaco Angela De Luca.
“Si parla di un nuovo aumento di contagi e purtroppo Altofonte non è immune – dice il sindaco -Purtroppo alcuni casi presenti in una classe dell’istituto scolastico rendono obbligatorio comunicare lo stato dei fatti. Una classe elementare è stata posta in isolamento perché vi sono vari positivi e da oggi per questi bambini si attiverà la Dad. In questo momento il totale dei contagiati nel territorio è di 16 persone di cui una ospedalizzata.
Occorre ricordare che le precauzioni non sono mai troppe ed è indispensabile, oltre che obbligatorio, tenere la mascherina nei locali chiusi, buona prassi usarla anche all’esterno. Il mio pensiero va alle famiglie che si trovano in isolamento e che devono affrontare questo lungo periodo a casa, non scoraggiatevi e non sentitevi soli”.
Sono 442 i nuovi casi di Covid19 registrati nell’isola a fronte di 13.272 tamponi processati in Sicilia. Ieri i nuovi positivi erano 501. L’incidenza sale al 3,3% ieri era 2,3%.
L’isola è al sesto posto per contagi, al primo c’è il Veneto con 712 casi, al secondo l’Emilia Romagna con 651 casi, al terzo il Lazio con 595 casi, al quarto la Campania con 525 casi e al quinto posto la Lombardia con 506 casi.
Gli attuali positivi sono 9.432 con un aumento di 355 casi. I guariti sono 84 mentre si registrano 3 vittime, che porta il totale dei decessi a 7.093.
Sul fronte ospedaliero sono adesso 384 ricoverati, con 8 ricoverati in più rispetto a ieri in terapia intensiva sono 46, quattro in meno rispetto a ieri.
Sul fronte del contagio nelle singole province Palermo con 54 casi, Catania 101, Messina 135, Siracusa 23, Ragusa 20, Trapani 37, Caltanissetta 5, Agrigento 61, Enna, 6.
Intanto i finanzieri del gruppo di Termini Imerese hanno sequestrato 1.659 mascherine non a norma in vendita nel mercatino settimanale che si tiene a Trabia nel palermitano. Le fiamme gialle, durante un controllo a un ambulante hanno accertato che i dispositivi di protezione non avevano le indicazioni minime previste dalla normativa in materia di etichettatura e sicurezza dei prodotti come stabilito dal codice del consumo. Il commerciante è stato segnalato alla camera di commercio. Oltre al sequestro amministrativo della merce non a norma, è prevista una sanzione amministrativa che varia da un minimo di 516 euro a un massimo di 25.823 euro.
Sette persone denunciate, 107 sanzionate e al titolare del locale contestata anche l’omessa fattura fiscale. Sono gli sviluppi delle indagini di militari della guardia di finanza sull’inchiesta aperta nel gennaio scorso dalla Procura di Enna su una festa di compleanno che si è svolta durante le festività natalizie in un locale di Nicosia, che provocò un focolaio di infezione da Covid.
Dall’analisi dei contenuti di smartphone e personal computer che erano stati sequestrati, le fiamme gialle sono risalite al locale che ha ospitato la festa, agli organizzatori ed a gran parte degli invitati, in prevalenza giovani parenti ed amici della festeggiata, tra cui una persona positiva al virus e due in quarantena domiciliare obbligatoria perché “contatti stretti” di un contagiato.
I sette organizzatori sono stati denunciati per non aver osservato le disposizioni adottate per impedire la diffusione di una malattia infettiva. Un reato punito con l’arresto da 3 a 18 mesi e l’ammenda da 500 a 5 mila euro. A ciascuno dei 107 invitati identificati, invece, è stata contestata la violazione amministrativa anti Covid, che comporta una sanzione compresa tra 400 e i mille euro ciascuno. Infine la guardia di finanza ha anche multato il ristoratore che ha ospitato la festa per non aver rilasciato il previsto documento fiscale a fronte degli oltre 1.300 euro incassati.
Purtroppo c’è da dire che questo episodio non è stato sicuramente unico nel suo genere in Sicilia. Ci sono vari precedenti. Ad esempio appena qualche giorno fa è stato denunciato un 49enne siracusano che, sebbene positivo al Covid19, invece di starsene a casa, in quarantena, avrebbe continuato a svolgere la sua vita, incontrando gli amici e partecipando ad alcune feste. E per non farsi mancare nulla, si sarebbe recato in uno studio medico per una visita specialistica. Nell’agosto scorso fu scoperta una festa abusiva con circa 300 partecipanti organizzata nella discoteca ‘Megà’ di Stromboli, nelle Eolie. La struttura è stata vandalizzata. La festa, in barba alle norme per il contenimento del covid19, sarebbe stata interrotta dopo una rissa scoppiata tra alcuni dei presenti. I proprietari, informati dell’accaduto l’indomani, hanno presentato una denuncia ai carabinieri. Qualche giorno prima altra festa a cui presero parte un centinaio di persone e che finì per provocare un focolaio Covid a Pantelleria. Furono 70 i positivi e tre ricoverati in terapia intensiva intubati.