“Il sistema sanitario è saltato rispetto al tracciamento e ai dati reali sui contagi. A due giorni dalla riapertura delle scuole stiamo vivendo la stessa identica situazione di incertezze dell’anno passato, in cui è evidente la responsabilità del Governo regionale e dell’apparato burocratico che, di fronte all’emergenza più volte annunciata, non ha fatto nulla sia dal punto di vista della prevenzione sia dal punto di visto organizzativo. Il Partito Democratico è da sempre a favore dell’attività didattica in presenza. Ma è altrettanto vero che, di fronte alla vertiginosa escalation dei contagi, il rientro in classe previsto per lunedì è quantomeno un azzardo”. Lo dice il segretario regionale del PD Sicilia, Anthony Barbagallo, dopo una una lunga e partecipata riunione convocata d’urgenza ieri sera con il dipartimento “Scuola”, guidato da Caterina Altamore, a cui hanno preso parte anche il capogruppo PD all’Ars, Giuseppe Lupo, i deputati regionali Antonello Cracolici, Michele Catanzaro e Nello Dipasquale, il presidente della direzione regionale del PD, Antonio Ferrante, i segretari delle federazioni provinciali, tanti iscritti che gravitano nel mondo della scuola.
Pd “Sindaci lasciati soli”
La riunione è stata allargata a numerosi sindaci dei comuni siciliani. Proprio i primi cittadini hanno messo in evidenza di essere “stati lasciati soli a gestire l’emergenza, costretti tra il rispetto della norma nazionale che prevede l’apertura delle scuole e il varo di ordinanze di rinvio delle lezioni a causa dell’aumento dei contagi mentre dalle Usca non riceviamo i dati in tempo reale. E’ saltato – hanno detto – il livello di cooperazione tra le Istituzioni, in primis tra Regione e comuni”.
“Sistema sanitario siciliano inefficiente”
“Di fronte alle inefficienze del sistema sanitario siciliano – dice Barbagallo – non possiamo lasciare ancora una volta la responsabilità in mano ai sindaci, come sempre da soli in prima linea. Assistiamo ancora una volta al fallimento politico del governo regionale: il sistema di tracciamento in tilt, il personale medico sotto stress, le Usca sottodimensionate, assenza di tamponi e reagenti, mancata consegna di mascherine ffp2 nelle scuole, assenza di controlli per quanto riguarda il servizio di trasporto pubblico locale per garantire gli spostamenti in sicurezza agli studenti. Nulla è stato fatto – prosegue Barbagallo – per risolvere questi che sono problemi prevedibili e più volte sottolineati ma su cui Musumeci e Razza hanno fatto orecchie da mercante. Alla luce di tutto questo il PD Sicilia chiede – conclude – che il governo della Regione, con un minimo di lucidità e ragionevolezza, posticipi la ripresa delle lezioni in presenza mettendo in atto da subito soluzioni immediate che consentano alle questioni che abbiamo sottolineato nel corso della riunione, al fine di garantire una vero ritorno in sicurezza nelle scuole”.
La risposta di Razza: “Pd siciliano senza cultura di governo, basta propaganda”
«Pensavo che il Pd fosse un partito con un minimo di cultura di governo. Leggere la nota sul tracciamento saltato, come fosse responsabilità di chi governa e non della straordinaria portata della variante in ogni Regione italiana, rappresenta l’esatto contrario di quello che sostengono tutti i governatori del Pd, assieme a quelli del centrodestra. Questo Paese diventerà maturo quando la propaganda di parte, almeno in tempo di emergenza, cederà il posto al buon senso». Lo ha dichiarato l’assessore regionale per la Salute, Ruggero Razza.
«Ricordo a Barbagallo – ha aggiunto Razza – che il Pd è al governo nazionale e che ha votato proprio le norme che, sulle scuole, stanno facendo saltare in aria tutti i sindaci, i presidi e le famiglie. Consiglierei prudenza nella foga dichiaratoria, anche in questa situazione»
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