Dai del contagio a Palermo sbagliati. Sembra essere questo il messaggio che arriva dopo la richiesta del sindaco Orlando di tenere i numeri del contagio divisi per quartieri e comuni della Provincia. E la cosa che sconvolge è che le misure assunte con ordinanza del sindaco erano state decise proprio i base a quei dati
I dati del Commissario per l’emergenza
Secondo i dati elaborati dall’ufficio del commissario straordinario per l’emergenza Covid19, Renato Costa e adesso trasmessi al Comune e alla Città Metropolitana di Palermo attualmente i casi positivi sarebbero 2944 registrati a Palermo e 4836 se si guarda all’intera provincia. Un dato, dunque, che statisticamente rappresenta neanche mezzo punto percentuale della popolazione residente, esattamente lo 0,40 per cento sul totale della popolazione. Il rapporto precedente che risale all’8 marzo ed era stato fornito dall’Asp di Palermo, invece, contava soltanto a Palermo oltre 11mila casi positivi e 12.700 complessivamente in tutta la provincia. Una differenza sostanziale che portava il rapporto quai a 1,5 con un numero di casi tre volte maggiore
Due settimane per aggiornare i dati
Nelle ultime due settimane l’ufficio del Commissario per l’emergenza, alle prese con il caso vaccini, ha lavorato anche all’aggiornamento dei dati di Palermo dividendoli fra le circoscrizioni e comune per comune nella provincia (dati questi ultimi che l’Asp fornisce settimanalmente già da prima). Sono stati eliminati i casi delle persone guarite e incrociati i dati dei tamponi con il codice fiscale delle persone in modo da avere un conteggio preciso dei casi positivi evitando duplicazioni a fronte di doppio o triplo tampone eseguito. Il risultato è che il dato attualizzato è poco superiore ad un terzo di quello precedente e ridimensiona totalmente l’allarme del sindaco
Riunione in prefettura
I nuovi dati saranno al centro di una riunione che si terrà domani in prefettura per valutarli e prendere una decisione sul d farsi. L’idea sembra essere quella di non prorogare l’ordinanza che vieta di allestire i mercati rionali nei quartieri della settimana circoscrizione, provvedimento che scadrà mercoledì, e di revocare. l’altra ordinanza che vieta la vendita degli alcolici dopo le 18 che se non azzerata scadrebbe il 5 aprile. Ma su questo secondo provvedimento la decisione appare più incerta
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