“No Green Pass“: sotto questo eloquente slogan un centinaio di persone si sono date appunamento in piazza Castelnuovo, a Palermo, per esprimere il proprio dissenso relativamente alla misura prevista dal Governo del premier Mario Draghi. In seguito al provvedimento emanato a livello nazionale, la campagna vaccinale ha avuto un deciso upgrade di aderenti.
La manifestazione, partita intorno alle 18.00, ha seguito un filo che ha visto coinvolte diverse città italiane. Chiaro l’intento del sit-in, ovvero dire no al provvedimento nato come deterrente per convincere i più restii ad eseguire il vaccino anti-covid19. Una protesta corsa sul filo dei social network, in particolare su Telegram e su Facebook, dove il “movimento” ha aperto alcuni canali di comunicazione. Titolo e slogan della giornata “Basta dittatura”, concetto ribadito da un cartello appeso sulla balconata del tempietto della storica piazza in cui ha sede il teatro Politeama.
Un presidio che segue quello di mercoledì scorso in piazza Pretoria, poi rivelatosi un flop a causa delle scarse presenze. Nonchè quello di sabato 24 luglio proprio nei pressi del tempietto di piazza Castelnuovo, che aveva visto ben altri numeri. Un palcoscenico a cui aveva annunciato la propria presenza anche il gruppo di Casapound, attraverso i propri canali social. Fra gli slogan maggiormente intonati “noi siamo liberi” e “giù le mani dai bambini”. Durante la manifestazione, gli scioperanti hanno distribuito degli opuscoli informativi per palesare le ragioni del loro dissenso al decreto legge.
Poche le persone dotate dei dispositivi di protezione individuali necessari in questi contesti di assembramento. Anzi, gli scioperanti hanno ribadito il loro fermo no anche alla campagna vaccinale, vista come uno strumento di “distruzione economica”. Una filosofia ribadita anche al megafono da coloro i quali hanno preso la parola durante il sit-in. Ma Palermo non è l’unica città in cui i contrari al certificato verde sono scesi in piazza. Da Milano a Roma sono tanti i gruppi che hanno sfilato per le strade italiane. Proprio in piazza del Popolo era atteso uno dei gruppi più nutriti, con un picchetto che, almeno nelle previsioni, doveva vedere una partecipazione di almeno 500 persone.