“Il rischio di un nuovo esodo verso il Sud è un fatto reale, che non può non destare preoccupazione. Per questo ho ritenuto di chiedere al nostro Comitato scientifico di valutare alcune misure di contenimento e sorveglianza sanitaria, che vorremo condividere anche con il ministero della Salute”. Lo dice il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci che così evidenzia la nuova inversione di rotta della Regione in vista delle feste natalizie. Anche la Sicilia , come gioà deciso a livello centrale, vuole evitare il rientro perl visita ai parenti o anche quello turistico, stavolta, contrariamente a quanto avvenuto in estate
“C’è – prosegue – un sostanziale miglioramento in Sicilia e si inizia finalmente a vedere una progressiva regressione della pressione sulle strutture ospedaliere. Non possiamo, quindi, rischiare di far correre di nuovo il virus per comportamenti individuali che appaiono improntati a superficialità. Lo dobbiamo alle tante vittime che abbiamo avuto e alla straordinaria passione con cui migliaia di operatori hanno adempiuto con professionalità alla loro missione di vita”.
Da fatto la Sicilia vede uno spiraglio per evitare che la seconda ondata la travolga come evitato per la prima e dopo aver visto un aumento del contagio maggiore del previsto e non vuole mettere a rischio i miglioramenti di queste settimane. Il tentativo è quello di rafforzre fin dalla prossima settimana le misure già previste a livello nazionale. Il divieto di spostamenti fra regioni scatterà, infatti, dopo il 20 dicembre mentre quello fra comuni nei soli giorni difesta del 25, 26 dicembre, 1 e 6 gennaio.
Ma la Sicilia vuole anticipare queste date per evitare che ci siano rientri in massa anticipati visto che dopo il rientro al proprio domiciliodovrebbe essere comunque garantuito per tornare a prendere servizio. Le misure evntuali sono ancora lontane dall’essere assunte ma sono allo studio del Comitato tecnico scientifico e potranno riguardare anche aspetti diversi rispetto ai semplici spostameti
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