- “I nostri imprenditori hanno bisogno di ristori più che altrove”
- Quadruplicate somministrazioni AstraZeneca nel weekend
- “Da Razza lezione di civiltà”
- “Con ministro Speranza dialogo e confronto”
Il presidente della Regione Nello Musumeci è attendista sulle riaperture delle attività commerciali ed imprenditoriali chiuse a causa del covid19. “È difficile poter pensare a uno scenario a distanza di una settimana, diciamo che operiamo guardando i dati alla giornata. Con il cuore vorremmo essere zona gialla, con la ragione vogliamo aspettare il dato numerico”.
Musumeci ha ricordato, inoltre, il bisogno degli imprenditori siciliani che attendono i ristori. “Certamente – ha continuato – guardiamo tutti alla speranza di poter presto riaprire e al tempo stesso di poter ricevere gli operatori economici i famosi sostegni ristori di cui in Sicilia più che altrove c’è bisogno per la fragilità del tessuto imprenditoriale e per i pericoli che corrono gli imprenditori, con il risveglio dell’usura. Tutto questo – sottolinea il Governatore – può essere neutralizzato solo con un arrivo tempestivo dei ristori”.
Quadruplicate somministrazioni AstraZeneca: 26.242 dosi nel week end
Il governatore dell’Isola, inoltre, ha commentato i risultati dell’Open Day di AstraZeneca che si è svolto in Sicilia nel corso dell’ultimo fine settimana. Ed aggiunge: “Sono convintissimo del successo della nostra iniziativa. Abbiamo quadruplicato in una settimana la somministrazione del vaccino AstraZeneca, passando da 1.400 dosi in un giorno alle 9.800 di venerdì scorso. Nel week end abbiamo somministrato complessivamente 26.242 mila dosi”.
Musumeci “Battuta diffidenza, lezione di ottimismo”
Ed ha sottolineato: “Tutto questo superando la diffidenza che si era creata nella nostra regione verso AstraZeneca. Ricordo che in Sicilia ci sono stati cinque casi di mortalità per trombosi legati a una sospetta correlazione con il vaccino. Questo per me è una lezione di ottimismo. Adesso dobbiamo adesso puntare alla somministrazione del vaccino andando anche in periferia, con i medici di famiglia e con le farmacie”.
Ha concluso sull’argomento: “Non ho la presunzione di parlare di Modello Sicilia ma certamente stiamo dimostrando, come già avvenuto in passato, di sapere fare la nostra parte”.
“Da Razza lezione di civiltà e di rispetto”
Musumeci ha commentato gli sviluppi dell’inchiesta sui presunti dati falsi relativi al Covid in Sicilia. Ed ha detto: “Per fortuna è caduto il capo di imputazione di alterazione dei dati per coloro che erano stati raggiunti da misure restrittive, secondo i magistrati non costituisce un reato penale, almeno per i riflessi che può aver determinato nella indicazione del colore della regione. Lo sostenevamo fin dall’inizio”.
E si è soffermato sull’ex assessore Ruggero Razza e sulle sue dimissioni sottolineando: “L’assessore Razza con le sue dimissioni ha dato una grande lezione di civiltà e di rispetto. Si è dimesso per aver ricevuto solo un avviso di garanzia. Se ha alterato i dati lasciamolo dire alla magistratura. Ci sono dei momenti in cui la politica deve sapere tacere. Io ho grande fiducia nella magistratura, in questa Italia dove i processi e le sentenze si fanno anche con un avviso di garanzia. Però, i fatti ci daranno ragione e ogni giorno ci stanno dando ragione. L’assessore Razza si è dimesso in una terra dove si rimane incollati alla sedia anche con un sentenza di terzo grado”.
“Con Speranza confronto e dialogo”
Il presidente della Regione commenta la mozione di sfiducia nei confronti del ministro della Salute presentata da Fratelli d’Italia. “Posso dire che, per quanto riguarda i rapporti con la Regione Siciliana, nel ministro Speranza abbiamo individuato una condotta assolutamente di profilo istituzionale e spesso improntata alla collaborazione. Non ho titolo per poter giudicare le scelte di altre forze politiche”.
Ribadisce inoltre: “Mi sono trovato ad interloquire con un ministro di profilo istituzionale aperto al dialogo e al confronto, lui di estrema sinistra e io di destra, al di là di ogni appartenenza. Non ho difficoltà a dirlo, sarei sleale a non ammetterlo”.
“Attacchi contro me? Siamo esercito in marcia”
Sulle vicende politiche, Musumeci non le manda a dire: “Gli attacchi contro di me sulla vicenda delle dimissioni di Razza e sull’interim che ho assunto alla Sanità? Per usare una metafora in questo momento noi siamo un esercito in marcia e un esercito in marcia non si ferma per fucilare i disertori, li abbandona per strada al loro destino”.
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