Non è il primo bagherese deceduto per Covid 19, già nei giorni scorsi era venuto a mancare un ospite di 72 anni della casa di cura di Villafrati, originario di Bagheria, ma da anni residente in altro comune, ieri è venuto a mancare, uno dei primi cittadini bagheresi, un anziano di 73 anni, che era stato colpito da questo devastante virus nei primi giorni di marzo.
Il sindaco di Bagheria, Filippo Maria Tripoli a nome suo e di tutta l’amministrazione comunale, il presidente del Consiglio comunale Michele Sciortino, in rappresentanza di tutto il Consiglio comunale abbracciano le famiglie delle vittime.
“Siamo vicini al dolore della famiglia ed esprimiamo sentite condoglianze – dice Tripoli – è dolorosissimo non poter abbracciare per l’ultima volta il proprio caro, dargli un ultimo saluto, accompagnarlo nell’ultimo viaggio. Ancora di più, per questo, invito tutti i cittadini a rispettare tutte le disposizioni per il contenimento del coronavirus”.
L’impossibilità di dare l’ultimo saluto ai morti di Covid19 rende ancora maggiormente drammatica l’attuale emergenza, in tutta Italia.
Tornando a Bagheria, il sindaco della cittadina, nei suoi numerosi appelli, spesso a mezzo social, ha più volte invitato i cittadini a rimanere a casa.
Sempre secondo i dati forniti dal sindaco qualche giorno fa, dall’inizio dell’epidemia, sono 25 i casi di covid19 accertati nella cittadina del Palermitano e riconducibili a più focolai.
Di questi 4 sono quelli completamente guariti, tra i quali i due fratellini di 18 e 3 mesi, 6 sono ancora ricoverati in ospedale, 12 invece sono positivi ma sono a casa perché stanno discretamente bene, 2 sono coloro che, guariti, si trovano in strutture messe a disposizione dalla Regione Siciliana, in attesa di poter tornare a casa e uno è l’unico trovato positivo dopo il tampone tra quelli che erano in quarantena al rientro in Sicilia.
Di questi casi 15 sono riconducibili ad un unico focolaio il cosiddetto paziente uno che è guarito (escludendo il non bagherese che era in cura al dipartimento Rizzoli).