Al via campagna di test seriologici avviata è necessario comprendere se e perchè alcune categorie di medici sono rimasti fuori da qualsiasi campagna di di screening sulla positività al contagio da SarsCov2. Stiamo parlando dei medici operanti in strutture specialistiche esterne ma accreditati al servizio sanitario. Oltre 1800 ambulatori per oltre 12 mila addetti. A lanciare su una situazione che certamente non può non destare preoccupazione è il deputato di Iv Luca Sammartino che in un’interrogazione all’Ars chiede spiegazioni ma sopratutto interventi.
Sammartino mette in guardia: “l’immotivata esclusione degli addetti alla specialistica accreditata determina una grave compromissione dell’efficacia dell’azione di monitoraggio e contenimento, con pregiudizio per gli stessi, per i pazienti e per la salute pubblica in generale”.
Da qui la necessità di conoscere “quali siano le ragioni che hanno condotto alla mancata inclusione del personale addetto alle strutture della specialistica esterna convenzionata nel programma di screening per positività al Covid19 di cui alla direttiva prot.14005 del 16 aprile 2020 e se non si ritenga di procedere immediatamente a modificare le previsioni in materia, garantendo l’inclusione del personale medico, dell’area sanitaria e di supporto delle strutture, contribuendo agli obiettivi generali di contenimento della pandemia e garantendo la necessaria continuità delle prestazioni sanitarie, a beneficio dell’intera collettività”.
Un argomento che non può non trovare riscontro nel sindacato di categoria Sbv che ha inviato a tutte le istituzioni competenti in materia un invito/diffida a volere inserire nello screening epidemiologico gli specialisti accreditati esterni.
“Sicuramente sarà stata una dimenticanza nel non aver inserito gli specialisti accreditati esterni nello screening per il coronavirus di cui alla Direttiva in oggetto – scrive il segretario regionale e nazionale di Sbv Salvatore Gibiino -, forse sfugge che oltre i 12 mila addetti sanitari che la categoria rappresenta, visita milioni di cittadini siciliani; forse sfugge che i DPI sono stati distribuiti tramite gli Ordini dei Medici, la Protezione Civile e le ASP a tutte le categorie dei medici ad eccezione degli Specialisti Accreditati Esterni; forse sfugge che gli ammortizzatori sociali specifici, pagamento del 90% del budget , è stato disposto a tutte le categorie tranne che alla nostra. Sicuramente non sfuggirà che questa gravissima “dimenticanza” causerà un aumento della pandemia da coronavirus nella nostra Regione. Si invita/diffida ad inserire immediatamente la nostra categoria negli screening previsti dalla direttiva menzionata ed a dare riscontro alle innumerevoli PEC, quesiti, contributi che ad oggi sono stati ‘inspiegabilmente’ inevasi da questo Governo e soprattutto da questo Assessorato”.