Il 2020 si chiude ancora con notizie non buone sul fronte del contagio da coronavirus. L’epidemia Covid19 in Italia si mantiene “grave ancora a causa di un impatto elevato sui servizi assistenziali”. Lo evidenzia la bozza del monitoraggio Iss-ministero della Salute, l’ultima dell’anno 2020 che va a terminare. Tre Regioni (Veneto, Liguria, Calabria) hanno un Rt puntuale che resta maggiore di 1, compatibile quindi con uno scenario di tipo 2, quello che ha in passato comportato la dichiarazione di zona arancione tendente a rossa; altre 3 (Basilicata, Lombardia e Puglia) lo superano nel valore medio, e altre tre lo sfiorano (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Marche). Tutte queste nove regioni potranno tornare, a fine delle feste, in zona arancione
Nel periodo 8 – 21 dicembre 2020, l’indice di trasmissibilità Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,93 (varia a seconda della regione fra 0,89 e 1.02) in lieve aumento nelle ultime tre settimane. Di fatto almeno metà del Paese deve attuare attenzione e restrizioni importanti.
Ecco la tabella che riporta gli indicatori dell’Rt puntuale relativi alla 21-27 dicembre aggiornati al 29. Abruzzo:0,65 Basilicata: 1.09 Calabria: 1.09 Campania:0.78 ER: 0.98 Fvg:0.96 Lazio:0.84 Liguria:1.07 Lombardia:1 Marche:0.99 Molise:0.89 Piemonte:0.71 PA Bolzano:0.76 PA Trento:0.71 Puglia:1 Sardegna:0.78 Sicilia:0.93 (perfettamente nella media Paese) Toscana:0.79 Umbria 0.8 Vda:0.83 Veneto:1.07 .
Sul fronte della situazione ospedaliera e sanitaria in genere c’è una diminuzione generale dell’impatto della epidemia nei servizi assistenziali, con i tassi di occupazioni dei posti letto in terapia intensiva e aree mediche sotto la soglia critica a livello nazionale per la prima volta dalla fine di ottobre. Comunque, ancora 10 Regioni/PPAA hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica.
Un quadro che consiglia grande attenzione stasera per il veglione e che indica una strada anche lunga di restrizioni nel 2021 “Mantenere la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone, evitare tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile” sono le indicazioni contenute nella bozza di monitoraggio settimanale Ministero della Salute-Iss.
Sebbene si osservi una diminuzione dell’incidenza a livello nazionale negli ultimi 14 gg (305,47 per 100.000 abitanti vs 329,53 per 100.000), complessivamente l’incidenza rimane ancora molto elevata e l’impatto dell’epidemia è ancora sostenuto nella maggior parte del Paese. Si continua ad osservare nella maggior parte delle Regioni un rischio Moderato o Alto di una epidemia non controllata e non gestibile. Ciò conferma la necessità di “mantenere la linea di rigore delle misure del periodo delle feste”.
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